Voli vuoti in Europa, la Commissione: "Nessuna regola li impone"

Portavoce dell'Ue smentisce le notizie che le compagnie aree siano costrette a volare per non perdere slot: "Voli fantasma fanno male all'ambiente e all'economia". Aci Europe sostiene la Commissione

Foto generica di controlli in un aeroporto

Foto generica di controlli in un aeroporto

Roma, 13 gennaio 2022 - "Nessuna regola dell'Ue impone voli fantasma". Un portavoce della Commissione europea mette un punto alla polemica sui voli vuoti. Nei giorni, scorso, infatti, sono circolate in rete notizie legate ad aerei che attraversano i cieli quasi vuoti per mantenere gli ambiti punti di decollo e atterraggio negli aeroporti. Sopratutto in un periodo come questo, in cui, causa la pandemia, la domanda è in drastico calo. Notizie che hanno subito scatenato le critiche degli ambientalisti, che hanno denunciato le emissioni inquinanti in contrasto con gli obiettivi dell'Ue. Tutte falsità, a detta dell'Ue, che ha difeso la green economy. I voli, ha dichiarato la portavoce, "fanno male all'ambiente e all'economia. La Commissione europea ha introdotto delle misure a sostegno delle compagnie aeree in modo che possano mantenere gli slot con un numero ridotto di voli".

"Già all'inizio della pandemia - ha aggiunto il portavoce della Commissione - sono stati presi provvedimenti per evitare i voli fantasma. La percentuale di uso degli slot è stata azzerata e poi è stata piano piano ripristinata". Allo stato attuale, quindi, ha spiegato, "la percentuale per mantenere gli slot, nella stagione successiva, è del 50% invece dell'80% inizialmente previsto. E il dato del 50% è basato su elementi concreti e sui dati dell'Eurocontrol e lo riteniamo molto ragionevole". "Inoltre - è la conclusione - c'è il meccanismo di Eccezione giustificata per il mancato uso degli slot a cui le compagnie possono ricorrere in caso di particolare restrizioni dovute alla pandemia, come accaduto con l'ultima ondata Omicron".

Sommario

Il caso Lufthansa

In questi giorni ha fatto discutere il caso Lufthansa per cui fonti europee hanno anche fatto notare che "la scelta di Lufthansa di ricorrere a voli fantasma è commerciale, non dettata dalle regole Ue". l ceo della compagnia aerea tedesca, Carsten Spohr, aveva invece dichiarato nei giorni a un quotidiano tedesco che la compagnia avrebbe ridotto i voli vista la debole domanda ma che è costretta ad effettuare 18.000 voli non necessari nella stagione invernale "solo per garantirsi i diritti di decollo e atterraggio". Una situazione, aveva fatto notare Spohr, che "non può che danneggiare l'ambiente, all'opposto di ciò che la Commissione europea vuole ottenere con il suo programma "Fit for 55". 

E Brussels Airlines

La controllata Brussels Airlines, a sua volta, aveva annunciato che dovrà effettuare 3.000 voli quasi vuoti entro la fine di marzo: una notizia che ha provocato la reazione su Twitter dell'attivista svedese Greta Thumberg. 

Il responsabile delle relazioni con i media di Brussels Airlines Maaike Andries ha chiarito a Cnbc che i voli in decollo per raggiungere la soglia di utilizzo degli slot aeroportuali non sono vuoti, piuttosto, per la prossima stagione invernale, alcuni "non sono sufficientemente riempiti per essere redditizi". "Questi voli verrebbero normalmente cancellati da noi per assicurarci di non operare voli non necessari, sia dal punto di vista ecologico che economico", ha aggiunto Maaike. "Tuttavia, se dovessimo cancellare tutti quei voli, ciò significherebbe passare sotto il limite minimo per mantenere i nostri slot. Lo stesso problema vale per tutti i vettori in Europa, poichè si tratta di una legge europea". "In altri continenti - ha concluso - sono state fatte le dovute eccezioni alle normali normative, evitando questi voli inutili, ma in Europa abbiamo ancora bisogno di maggiore flessibilità". 

Aci Europe sostiene Commissione Ue

Aci Europe, l'associazione che rappresenta più di 500 scali in Europa, ha ribadito il "forte sostegno" alla posizione della Commissione europea sulle soglie per l'uso degli slot aeroportuali da parte delle compagnie aeree, attualmente fissata al 50%: si tratta, come ha ribadito la Commissione Europea, di una soglia notevolmente inferiore a quella fissata in base al principio 'use it or lose it', applicabile in tempi normali. Il sistema riflette "le incertezze di un mercato gravemente colpito e la fragile ripresa dell'aviazione".

Come risultato diretto delle continue incertezze poste dalla pandemia, esiste anche - sottolinea Aci Europe - una disposizione specifica per ciò che le Worldwide Airport Slot Guidelines chiamano "Justified Non-Use of Slots" (Jnus). Le compagnie aeree possono in qualsiasi momento presentare il caso ai loro coordinatori degli slot per l'applicazione di questa disposizione, consentendo loro di utilizzare efficacemente gli slot aeroportuali assegnati per meno del 50% del tempo. Questa disposizione - prosegue Aci Europe - è specificamente progettata per affrontare la pandemia di Covid e copre non solo i divieti di viaggio, ma anche le restrizioni di movimento, le misure di quarantena o isolamento che influiscono sulla fattibilità o possibilità di viaggio o sulla domanda di viaggio su rotte specifiche. E' quindi vero che, con una soglia di utilizzo degli slot notevolmente ridotta e una disposizione specifica per circostanze mutevoli come quella presentata dalla variante Omicron, le compagnie aeree sono molto ben protette dalle attuali incertezze. Di conseguenza, non è chiaro perchè la questione dei " voli fantasma" sia ora in discussione.

"Alcune compagnie aeree - ha dichiarato Olivier Jankovec, direttore generale di Aci Europe - affermano di essere costrette a eseguire elevati volumi di voli vuoti per mantenere i diritti di utilizzo degli slot aeroportuali. Non c'è assolutamente alcun motivo per cui questa dovrebbe essere la realtà. Come è stato chiaramente affermato dalla Commissione europea, le regole sull'utilizzo degli slot devono ottenere due risultati nelle circostanze attuali: in primo luogo, proteggere le compagnie aeree dalle circostanze impevedibili, e in secondo luogo - soprattutto - garantire che la capacità aeroportuale sia ancora utilizzata in modo pro-competitivo".

Portavoce Lufthansa:  "Situazione rimane instabile"

Il portavoce di Lufthansa, Boris Ogursky, ha detto alla Cnbc di ritenere che la regola degli slot della commissione dell'80% di utilizzo per l'estate 2022 sia "appropriata". Tuttavia, ha osservato, "il traffico aereo non si è ancora normalizzato. A causa dello sviluppo di nuove varianti di virus e delle conseguenti restrizioni di viaggio, la situazione rimane instabile, quindi sono ancora necessarie esenzioni". "Non solo la prossima estate 2022, ma anche ora nell'attuale programma di volo invernale 21/22, sarebbe necessaria maggiore flessibilita' in modo tempestivo", ha aggiunto Ogursky. "Senza queste flessibilità legate alla crisi, le compagnie aeree sono costrette a volare con aerei quasi vuoti solo per assicurarsi i loro slot".

Quindi, ha fatto notare che questa pratica non è in atto nelle regioni al di fuori dell'Europa: "Altre aree del mondo stanno adottando un approccio più pragmatico, ad esempio sospendendo temporaneamente le regole degli slot a causa dell'attuale situazione pandemica. Ciò avvantaggia il clima e le compagnie aeree". Per Lufthansa, la disposizione "Justified Non-Use of Slots" non è molto utile, in quanto consente alle compagnie aeree di esentare solo i collegamenti a volo singolo: "Questa opzione - ha detto Ogursky - non può essere applicata alla maggior parte dei nostri voli settimanali prenotati".