Giovedì 25 Aprile 2024

Vodafone annuncia tagli per 11mila posti di lavoro entro 3 anni

Si tratta di parte di un programma di ristrutturazione seguito a una performance ritenuta ‘non abbastanza buona’ dall’ad Della Valle

Margherita Della Valle, ad di Vodafone

Margherita Della Valle, ad di Vodafone

Nubi nere erano all'orizzonte da almeno un paio di mesi: era il 13 marzo, infatti, quando le organizzazioni sindacali del settore Telecomunicazioni avevano ricevuto un piano di riassetto dei costi pari a circa mille eccedenze di personale (solo nel nostro Paese). Ora è arrivata la conferma: il colosso britannico Vodafone si accinge a tagliare 11mila posti di lavoro, in tutta Europa, in tre anni, come parte di un programma di ristrutturazione seguito a una performance ritenuta ‘non abbastanza buona’ dall’amministratrice delegata Margherita Della Valle. La manager, fresca di nomina, ha dichiarato di voler “semplificare l'organizzazione per recuperare competitività. I risultati per l'esercizio finanziario 2022/2023 registrano ricavi per 45,7 miliardi di euro, con un aumento dello 0,3%, a fronte dei 45,6 miliardi di euro dell'esercizio 2022, grazie alla crescita in Africa e all'aumento delle vendite di apparecchiature, compensate da minori ricavi di servizi in Europa e da movimenti di cambio sfavorevoli”.

Cosa prevede il piano di riorganizzazione “Vodafone deve cambiare”, ha ribadito l’ad, “le mie priorità sono i clienti, la semplicità e la crescita. Riallocheremo le risorse per fornire il servizio di qualità che i nostri clienti si aspettano e ci spingeremo oltre nella crescita, partendo dalla posizione unica di Vodafone Business”. Il piano di azione prevede ‘11.000 riduzioni di ruoli pianificate in tre anni, con semplificazione sia della sede centrale che dei mercati locali’: attualmente Vodafone impiega 104mila persone, dunque l’intervento interesserà più del 10% delle risorse presenti in organico. Per crescere, invece, si prevedono ‘un piano di risanamento in Germania, la continua azione sui prezzi e una revisione strategica in Spagna’. Inoltre, spiega Della Valle: “Cambieremo il livello di ambizione, velocità e risolutezza dell'esecuzione. Avremo mercati potenziati focalizzati sui clienti, espanderemo Vodafone Business ed elimineremo la complessità organizzativa”.

Obiettivo: ridurre la complessità Secondo l’amministratrice delegata, subentrata al dimissionario Nick Read e confermata, qualche settimana fa, alla guida del gruppo (dopo cinque mesi ad interim), “la performance di Vodafone è peggiorata nel tempo” e a questo è collegata l'esperienza dei clienti, con differenze tra paese e paese. “Dobbiamo superare alcune sfide evidenti. Siamo più complessi di quanto dobbiamo essere, il che limita la nostra agilità commerciale locale”, aggiunge l'ad, che imposta la sua strategia su quattro direttrici. “Massimizzare il potenziale di Vodafone Business, un fattore che continua a far accelerare la crescita; tornare a concentrarci sulle basi e fornire l'esperienza semplice e prevedibile che i nostri clienti si aspettano; riuscire a essere un'organizzazione più snella e concentrare le risorse su un portafoglio di prodotti e aree geografiche dimensionato correttamente per crescita e rendimenti nel tempo”.

Per i sindacati è la crisi di un intero settore Già due mesi fa, a seguito della presentazione del piano di riassetto dei costi, i sindacati (in particolare, Fistel Cisl e Slc Cgil) erano stati molto critici nei confronti dell’intero settore delle Telecomunicazioni, parlando di un ‘modello sbagliato’ e danneggiato da eccessiva contrazione delle tariffe, competitività esasperata e assenza di visione industriale per un settore che, in Europa, continua a essere un motore della transizione digitale. La crisi è confermata dall'ultimo Rapporto Asstel, secondo il quale la filiera Tlc, nel 2021, ha lasciato sul terreno un altro 2%, con ricavi scesi a 27,9 miliardi. Erano 41,9 nel 2010. Tutto questo a fronte di investimenti per 7,2 miliardi (il 26% dei ricavi totali). A pesare è la guerra dei prezzi fra gli operatori, cui si aggiungono, nell’ultimo anno, l’inflazione alle stelle e l’aumento dei costi dell’energia.

Mercato italiano in calo Quanto a Vodafone Italia, il gruppo ha chiuso l'anno fiscale 2023 con ricavi da servizi a 4.251 milioni di euro: il calo è pari al 2,9%, “a causa della perdurante pressione sui prezzi nel segmento mobile, parzialmente compensata dalla forte domanda di connettività fissa Business e di servizi innovativi per le imprese, con una buona adesione al piano Voucher", si legge nella nota diramata dall’azienda. I ricavi totali di Vodafone Italia sono diminuiti del 4,2% a 4,8 miliardi di euro. I ricavi da servizi mobili sono diminuiti del 5,4% e, spiega la nota, “la concorrenza sui prezzi nel segmento mobile è rimasta intensa, determinando una minore base clienti prepagati attivi. Ciò è stato parzialmente compensato da mirate azioni di prezzo, intraprese durante l'anno”.  

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro