Martedì 15 Luglio 2025
ANTONIO PETRUCCI
Economia

Virgin Active Italia, multa da 3 milioni di euro per pratiche commerciali scorrette

L’Antitrust punisce la catena di palestre, che vanta oltre 100mila iscritti in tutta Italia. Ai clienti non venivano date informazioni in merito al rinnovo automatico dell’abbonamento

Virgin Active Italia multata dall'Antitrust per 3 milioni di euro (ImagoE)

Virgin Active Italia multata dall'Antitrust per 3 milioni di euro (ImagoE)

Roma, 18 giugno 2025 – È arrivata una sanzione di 3 milioni di euro, comminata dall’Autorità garante della concorrenza e del mercato, comunemente detta Antitrust, alla catena di palestre Virgin Active Italia. La motivazione è da ricercarsi nelle pratiche commerciali definite scorrette.

L’indagine avviata a dicembre 2024

Tutto era iniziato lo scorso dicembre 2024, quando una serie di segnalazioni da parte di clienti ed ex clienti, aveva fatto partire le indagini. Le persone lamentavano scarsa trasparenza in merito alle condizioni degli abbonamenti e sui termini di adesione, disdetta e recesso anticipato. Gli abbonati delle palestre Virgin in Italia sono oltre centomila, distribuiti nei 40 impianti collocati sul territorio. In pratica, stando alle segnalazioni e alla multa comminata dopo le indagini, che ha di fatto confermato quanto veniva contestato, ai clienti non venivano date informazioni in merito al rinnovo automatico dell’abbonamento, e quindi non veniva detto loro entro quale data occorreva manifestare la volontà di disdirlo. Così facendo, molti abbonamenti venivano quindi rinnovati e non era agevole procedere alla risoluzione del contratto. La nota dell’Antritrust a riguardo sottolinea come i clienti della società non fossero nelle condizioni di “poter decidere in modo consapevole se aderire ai servizi offerti o se disdire il contratto oppure esercitare il diritto di recesso, finendo per essere vincolati contrattualmente alla società per un servizio di fatto non richiesto, con conseguente addebito dei relativi costi”. Dunque Virgin è stata ritenuta colpevole di violazione del Codice del Consumo, come specificato dal provvedimento ufficiale dell’Antitrust, presieduta da Roberto Rustichelli. Ovviamente Virgin Active Italia nei prossimi giorni avrà facoltà, se lo riterrà opportuno, di promuovere un ricorso al Tar, ma intanto potrebbe procedere a modificare le proprie pratiche commerciali, onde evitare in futuro di incappare nella reiterazione di multe e contestazioni ufficiali. Anche e soprattutto i canali digitali sono quelli oggetto di attenzione dell’Autorità, al fine di tutelare i consumatori da comportamenti che possano limitarne la libertà di scelta.

Udicon: Il problema non riguarda solo Virgin Active Italia

“La sanzione Antitrust nei confronti di Virgin Active Italia arriva dopo mesi di segnalazioni da parte di consumatori che si sono trovati loro malgrado, vincolati a un abbonamento senza aver compreso fino in fondo le condizioni. Rinnovi automatici senza preavviso, aumenti di prezzo non comunicati e difficoltà a disdire i contratti. Non è così che si costruisce un rapporto trasparente con i clienti”. Ad affermarlo in una nota è Martina Donini, presidente nazionale Udicon (Unione per la Difesa dei Consumatori). “Il problema però non riguarda solo Virgin Active, in tante palestre c’è ancora troppa opacità su prezzi degli abbonamenti, modalità di accesso e clausole contrattuali. Ci auguriamo - prosegue la Donini - che questa vicenda serva da monito per tutto il settore e che chi ha pagato ingiustamente venga rimborsato”.