Tre anni di apprendistato, poi l’assunzione a tempo indeterminato. Non in una azienda privata, ma nella Pubblica Amministrazione: il Ministro Paolo Zangrillo ha firmato il decreto attuativo che stabilisce i criteri e le procedure per il reclutamento di giovani laureati nella Pa con il contratto di apprendistato.
Vediamo nel dettaglio come funzionerà questa nuova modalità di reclutamento delle amministrazioni pubbliche. Innanzitutto, ad aprire la strada all’apprendistato sono le convenzioni con le Università per individuare gli studenti da assumere. Tra i principali criteri di valutazione ci sono l’età, che non può essere superiore ai 24 anni, il voto di laurea, la regolarità del percorso di studi, nonché eventuali esperienze professionali e competenze in materia di organizzazione e gestione della pubblica amministrazione acquisite durante gli studi. Le selezioni, articolate su una prova scritta anche a contenuto teorico-pratico e un orale, avverranno su base territoriale. Alla scadenza dei 36 mesi di apprendistato è prevista l’assunzione a tempo indeterminato per chi avrà ricevuto, con tanto di relazione motivata, una valutazione positiva del servizio prestato.
"Un ulteriore strumento per rafforzare i nostri uffici – commenta il ministro Zangrillo – dotando gli enti centrali e territoriali delle competenze necessarie ad affrontare, anche in ottica di Pnrr, le sfide del presente e del futuro". Il provvedimento, adottato di concerto con il Ministero dell’Istruzione e della Ricerca, dà attuazione al Dl 44/2023, convertito dalla legge n.74/2023.
Le amministrazioni pubbliche potranno reclutare giovani laureati con contratto di apprendistato fino al 31 dicembre 2026. Questa tipologia di contratto potrà riguardare fino al 10% delle capacità assunzionali, limite che si alza al 20% per Comuni, Unioni di Comuni, Province e Città metropolitane. Il contratto, della durata massima di 36 mesi, prevede l’inquadramento nell’area dei funzionari.
"Abbiamo bisogno delle nuove generazioni e delle loro energie e capacità – conclude il ministro Zangrillo – per velocizzare il processo di innovazione e di digitalizzazione della Pubblica amministrazione. Il contratto di apprendistato crea un ponte con le Università e i nostri uffici, per dotarli delle competenze necessarie a fornire a cittadini e imprese servizi al passo con i tempi, sempre più efficaci ed efficienti e adeguati alle loro nuove esigenze".