Mercoledì 24 Aprile 2024

Via Imu e Tasi per chi rigenera edifici in disuso

L’esenzione sarebbe per la durata dei lavori. Braccio di ferro nel governo su sanatoria fiscale e indennizzi

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L’ultima battaglia sul Decreto Sostegni si consuma in queste ore sul doppio fronte della soglia per sanare le cartelle esattoriali dal 2000 al 2015 (con la Lega che spinge sui 10mila euro e il Tesoro che non vuole andare oltre i 5mila) e della modalità di calcolo degli indennizzi per le imprese che hanno perso almeno il 33 per cento del fatturato 2020 rispetto al 2019. Anche qui è sempre la Lega che preme per utilizzare per il calcolo la base annua, non solo quella di due mesi: in ballo ci sono però 10 miliardi in più dei 32 stanziati.

Ma, nel frattempo, mentre l’emergenza Coronavirus riscrive il calendario del fisco, con lo slittamento delle scadenze legate alla dichiarazione dei redditi precompilata che sarà disponibile solo a partire dal 10 maggio, si fa strada un disegno di legge unificato che prevede l’annullamento di Imu e Tari sugli immobili oggetto di rigenerazione urbana, almeno per tutto il periodo dei lavori.

Il testo stanzia 500 milioni in un Fondo ad hoc e prevede una serie di incentivi fiscali a favore della riqualificazione, compresa imposte di registro, ipotecaria e catastale fisse a 200 euro, in caso di vendita di immobili ad acquirenti che intendono rigenerarli. E detrazioni sono previste anche sull’Irpef. Anche se tra i tanti vantaggi è previsto anche un potenziale aggravio: "Al fine di promuovere il riutilizzo del patrimonio immobiliare esistente" e la sua "maggiore efficienza, sicurezza e sostenibilità", i Comuni potranno infatti alzare le aliquote Imu su unità immobiliari o edifici inutilizzati o incompiuti da oltre 5 anni.

Intanto il Mef annuncia che le imprese avranno tempo fino al 31 marzo per inviare la Certificazione unica dei redditi dei dipendenti, stessa scadenza fissata per l’invio dei dati utili per il calcolo delle detrazioni in dichiarazione. Misure che si aggiungono alla proroga al 30 aprile per i versamenti delle rate della pace fiscale sospese da inizio pandemia, e all’ennesimo rinvio, a maggio, della digital tax.

Claudia Marin

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