Giovedì 18 Aprile 2024

Vannucci Piante spinge sull’export «E in Italia il Bonus Verde ha riacceso i riflettori sul settore»

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PISTOIA

IL CUORE verde dell’Italia batte a singhiozzo. E perché la rotta possa cambiare, imboccando la strada della crescita, è necessario che il dialogo con la comunità e le istituzioni non cessi mai, ma anzi, si proietti in una dimensione più ampia possibile. La fotografia la scatta Vannino Vannucci, al timone di Vannucci Piante, azienda leader del settore vivaistico, tra le realtà più longeve della provincia di Pistoia. Quasi 300 tra dipendenti e collaboratori, 430 ettari di superficie aziendale di coltivazione disseminata sul territorio, 51 Paesi destinatari dell’export e una maxi area stoccaggio di 45mila metri quadri: la carta d’identità di Vannucci Piante ha nei suoi segni particolari numeri evocativi e imponenti capaci da soli di raccontare i progressi di quasi un secolo di storia.

Vannucci, quali sono attualmente le condizioni di salute del settore?

«Siamo alla fine della stagione delle vendite, momento utile per tracciare un rapido bilancio: un’annata positiva quella che va dall’autunno scorso alla primavera 2019, che ha però risentito di una lieve flessione nel periodo dopo le feste di Pasqua, a causa delle cattive condizioni meteo. Ma l’export ha dato segnali generali di ripresa».

A proposito di export, quali sono i mercati che più battete?

«L’Europa continua a fare la parte del leone. Ma si assiste a una ripresa dell’Est Europa, dei Paesi Balcanici e del nord Africa».

Sul fronte della produzione a che punto siete?

«In crescita devo dire. Grazie ai diversi investimenti in nuovi vivai e aziende, in impianti ecologici e mirati al risparmio idrico. A un’attenzione ai materiali, preferendo il legno al ferro. E non ultimo a un sempre meno invasivo uso di diserbanti».

Verde pubblico: che attenzione c’è in Italia?

«La sensibilità al nord del Paese è maggiore, orientata soprattutto a produzioni ad hoc attente a contenere l’inquinamento atmosferico. Diverso il discorso in altre parti d’Italia, dove c’è ancora molto da fare».

Quanto il Bonus Verde ha incentivato a risvegliare l’attenzione del cittadino verso piante e giardini?

«I risultati ottenuti non sono straordinari, ma la misura è servita ad accendere i riflettori sul verde e sul settore. È chiaro che non può ritenersi un provvedimento esaustivo, ma è certo un primo passo».

Sul fronte della competizione nel settore, quali Paesi contendono il primato?

«Certamente l’Olanda e la Spagna, come da sempre succede. Ma ad affacciarsi prepotentemente c’è adesso la Turchia che sta cominciando a essere temibile coi suoi costi contenuti e assai competitivi».

Quali sono le prospettive e gli auspici, sia per il settore sia per Vannucci?

«Le possibilità di crescita ci sono e sono grandi. Abbiamo bisogno di poter convivere con il territorio cercando di spiegare quanto il settore è in grado ancora di portare benefici alla collettività: Pistoia è il polmone verde di tutta l’area metropolitana che si estende verso Firenze e questa è un’opportunità, non certo un ostacolo. L’auspicio è che si possa avere un dialogo sempre più positivo con il settore e con la comunità, stimolando l’attenzione delle istituzioni verso il settore».

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