Giovedì 18 Aprile 2024

Vacanze all’aria aperta Un business da 5 miliardi che non passa di moda

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FIRENZE

IL GIRO D’AFFARI delle vacanze all’aria aperta cresce e raggiunge i 5 miliardi di euro. Poco importa che si parli di glamping, il campeggio con servizi da resort, o di vacanze all’insegna dello sport. A tradurre in dati economici il trend di crescita della vacanza open air e del suo comparto è il nuovo Osservatorio del Turismo Outdoor 2019 realizzato da Human Company, gruppo fiorentino attivo nei settori ricettivo e ristorativo e leader nell’ospitalità open air con otto strutture tra Veneto, Toscana e Lazio in collaborazione con Travel Appeal, startup italiana specializzata in big data e intelligenza artificiale al servizio del settore dei viaggi.

«CON UN GIRO d’affari di circa 5 miliardi di euro compreso l’indotto e stime di crescita per il primo semestre 2020, il comparto dell’open air in Italia conferma il trend di crescita rilevato in questi anni – spiega Marco Galletti, Ceo di Human Company – Ad aumentare non solo il valore di mercato e gli arrivi ma anche la soddisfazione degli ospiti. Si tratta di numeri che non possono essere ignorati, anche e soprattutto in relazione al potenziale di sviluppo del segmento, che lo rende una fetta sempre più importante dell’industria del turismo». Il fatturato parziale del settore per alloggio e indotto nel 2019 è arrivato a 3,3 miliardi di euro, con un inizio stagione 2020 che appare promettente sia per giro d’affari che per arrivi. Secondo le previsioni dell’Osservatorio a giugno del prossimo anno il tasso di crescita per entrambi i dati è stimato a 5 punti percentuali in più rispetto al primo semestre del 2019 (rispettivamente 1,1 miliardi di euro e oltre 4,2 milioni).

LA RICERCA, presentata in occasione di TTG Travel Experience di Rimini, si basa in sostanza sull’analisi di oltre 2.500 strutture in Italia per un totale di circa 174mila commenti raccolti nella stagione 2019 sui principali social, portali e Ota, tra cui Facebook, TripAdivsor, Google, Booking, Expedia. Tra gli strumenti digitali di valutazione Google continua fortemente a influenzare la reputazione delle strutture outdoor: raccoglie il 42% delle recensioni e cresce del 6% durante l’estate 2019. Tra i big delle recensioni online, invece, TripAdvisor continua a perdere influenza in questo settore segnando -17% nelle recensioni online. Secondo i dati raccolti dall’Osservatorio i turisti che nel 2019 hanno scelto le strutture open air nella Penisola sono sempre più soddisfatti. Se le regioni più recensite sono al Nord con il Veneto in testa, seguito da Toscana e Puglia, le preferite si concentrano al CentroNord: prima la Valle d’Aosta (90,9%) seguita da Umbria (87,3%) e Trentino-Alto Adige (87,1%).

TRA GLI STRANIERI i primi per recensioni nel 2019 risultano i tedeschi (19%), seguiti dai francesi (10%) e dagli olandesi (9%), mentre i più soddisfatti sono gli ungheresi (89,9% di sentiment positivo). Da notare come gli inglesi fanno registrare una perdita del 13% di recensioni online e, viceversa, i paesi del centro ed est Europa come Ungheria, Repubblica Ceca e Polonia registrano tassi di crescita a doppia cifra. Questi trend seguono quelli registrati per gli arrivi: in frenata per gli inglesi, in crescita per gli altri paesi sopra citati, grazie ai nuovi collegamenti aerei low cost verso l’Italia, in particolare dall’Ungheria.

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