Seconda mano: auto, libri e moda. A qualcuno piace usato

Il 55% degli italiani ha acquistato almeno una volta articoli di riuso. Attenzione all’ambiente e voglia di risparmiare, il boom con Internet

Acquisti online: auto di seconda mano

Acquisti online: auto di seconda mano

Milano, 29 agosto 2022 - ​Prima c’erano solo le riviste di annunci, poi sono arrivati i mercatini dell’usato e del vintage. Ma il boom degli acquisti di seconda è scoppiato con Internet, in un primo tempo sulle grandi piattaforme (i marketplace ) e poi sempre di più con le nuove app. Le applicazioni attraverso le quali, grazie agli smartphone, si può mettere in vendita quello che non serve più, dai vestiti alle scarpe, dai mobili agli apparecchi elettronici, dai soprammobili a libri, dischi, fumetti, giocattoli, bici, articoli sportivi, per il campeggio e il giardinaggio, carrozzine e lettini per i bimbi e persino i programmi software per i pc. Con la forte crescita anche del mercato di telefonini, tablet o pc "ricondizionati" o "rigenerati" che, rispetto all’usato, vengono riportati dal produttore o da laboratori specializzati a una condizione di "come nuovi" e sui quali vengono applicate le garanzie (minimo 12 mesi). In un caso o nell’altro, un affare sia per chi vende sia per chi compra e un risparmio quantomai ricercato in tempo di crisi e di budget familiari erosi dal caro bollette e dall’inflazione.

Negli ultimi anni , come rileva lo studio sulla sostenibilità realizzato dall’Osservatorio Findomestic in collaborazione con Eumetra oltre la metà degli italiani (55%) ha acquistato un prodotto usato e quasi 4 su 10 (38%) lo hanno fatto più di una volta. Gli italiani amanti dei beni di seconda mano sono spinti soprattutto dalla voglia di risparmiare (oltre il 60%), ma anche da una motivazione ecologica (22%) e dalla possibilità di acquistare un prodotto che nuovo sarebbe stato inaccessibile (23%). "Il sempre maggiore ricorso all’usato – spiega Claudio Bardazzi, responsabile Osservatorio Findomestic – indica una crescente sensibilità green da parte degli italiani, soprattutto negli ultimi due anni segnati dall’emergenza Covid: per il 36% degli intervistati è aumentata".

Che vendere e comprare l’usato sia diventato un vero e proprio stile di vita lo conferma l’ottava edizione dell’Osservatorio Second Hand Economy condotto da BVA Doxa per Subito.it. Nel 2021, infatti, il giro d’affari dell’usato ha raggiunto i 24 miliardi, l’1,4% del Pil con quasi 23 milioni gli italiani che hanno scelto questa forma di economia circolare. Il canale online copre il 49% delle compravendite che vedono in testa i 35-44enni con il 70% seguiti con il 68% da laureati e famiglie con bambini e dalla Generazione Z con il 66%. La classifica dei beni acquistati invece è guidata dai veicoli (11,5 miliardi) seguiti dal settore casa & persona (5,7), elettronica (4,1) e sport & hobby (2,6) mentre sul web vincono con il 34% abbigliamento e accessori. Ma anche libri e riviste figurano tra i prodotti top, sia tra chi decide di vendere e chi invece compra l’usato – soprattutto nei canali e-commerce.

A spingere le vendite online sono state anche le nuove app dell’usato. Tra quelle di maggior successo, scaricabili gratuitamente dagli store di Apple o Google, ci sono Vinted, Depop, Wallapop, XTribe e quelle figlie di consolidati protagonisti delle compravendite sul web come eBay, Kijiji, Secondamano e Subito, oppure mercatini come Shpock o Riù Mercatino. In ogni caso, come ricordano ad Altroconsumo, è importante fare attenzione alle eventuali spese, modalità di spedizione e sistemi di pagamento: contrassegno, carta di credito, bancomat, carte prepagate, Paypal o Apple Pay.

Alcune app prevedono maggiori tutele, sottoscrivendo anche polizze assicurative, sia per quanto riguarda il venditore (pagamento) sia l’acquirente in caso di disservizi mentre in genere nelle compravendite tra privati la garanzia sui beni dura un anno e i reclami devono essere fatti al venditore entro 8 giorni dalla scoperta del problema.