Crisi del gas: la Germania vuole nazionalizzare Uniper, colosso dell'energia

Il governo tedesco non è l'unico a muoversi in questo senso. La Francia entro fine mese dovrebbe fare la stessa cosa con Edf

Roma, 20 settembre 2022 - Il governo tedesco va avanti con la nazionalizzazione di Uniper, colosso tedesco dell’energia e primo importatore di gas russo del paese.

Dopo che Mosca ha tagliato le forniture, il gruppo è stato costretto a comprare altrove il gas per i suoi utenti, pagando quindi prezzi altissimi. Nei contratti vincolati, infatti, le maggiori spese non possono essere automaticamente traslate sui clienti. Il gruppo è controllato dalla finlandese Fortum, ma Berlino è già intervenuta energicamente nei mesi scorsi per tenere a galla la società. Sinora Unipor è stata beneficiata di aiuti per 20 miliardi di euro e il governo tedesco ha già sottoscritto una quota di capitale del 30%.

Ora si parla di una vera e propria nazionalizzazione, con il governo tedesco che porterebbe la sua partecipazione al di sopra del 50% e oltre. Il governo tedesco, in base alle indiscrezioni, punta a fare un annuncio domani, ma secondo il ministero dell’Economia tedesco non è stato ancora raggiunto alcun accordo. "Quando le trattative saranno concluse, ve lo comunicheremo", ha affermato un portavoce del ministero.

Fortum, la controllante finlandese di Uniper, non ha commentato, ma ha detto che sono in corso trattative e il titolo a Helsinki è stato sospeso. La Germania non è l’unico Paese che sta ri-nazionalizzando le sue industrie energetiche. Il governo francese dovrebbe lanciare entro la fine di settembre la nazionalizzazione di Edf, attesa da mesi, per i gravi problemi di liquidità dell’utility francese, dovuti al forte calo di produzione di energia nucleare, problema che da mesi contribuisce a esasperare i rincari dell’elettricità in tutta Europa.

Il colosso dell’energia atomica è già statale all’84% e ora il ministero delle Finanze vuole lanciare un’Opa sul restante 16%, pagandolo quasi 10 miliardi di euro, per tamponare le perdite. Al momento attuale ben 32 dei 56 reattori francesi sono fermi per manutenzione e non è chiaro quando riprenderanno a produrre, con l’inverno alle porte, tanto che circola voce di una possibile interruzione alle esportazioni di elettricità all’Italia, smentita da Parigi.

La settimana scorsa Edf ha ulteriormente peggiorato la stima sulla generazione dall’atomo per quest’anno: nel 2022 sarà "nella parte bassa delle forchetta tra 280 e 300 terawattora", il minimo da oltre trent’anni. La stima dell’impatto finanziario sul bilancio è salita a ben 29 miliardi di euro per l’esercizio in corso. L’Italia è il Paese europeo con la maggiore dipendenza dall’estero per l’elettricità, con importazioni nette per 22 terawattora nei primi sei mesi di quest’anno: nostro maggiore fornitore è stata la Svizzera con 9,7 terawattora, mentre dalla Francia abbiamo importato 6,7 terawattora. 

Uniper verso la nazionalizzazione
Uniper verso la nazionalizzazione