Una storia lunga 110 anni Innovazione e sostegno alla cultura nel Dna del gioiello della Brianza

Migration

BANCO di Desio e della Brianza è una banca con radici profonde in territori connotati dall’intensa capacità di produzione del risparmio e della ricchezza, che coniuga tradizione e attenzione all’innovazione, attiva nel sostegno a cultura e filantropia. I risultati sembrano dare ragione a una realtà che quest’anno festeggia 110 anni di attività, che ha chiuso il 2018 con 35 milioni di utile amministrando masse per circa 25 miliardi. La banca gode di prestigio e attenzione da parte degli investitori istituzionali, come testimoniano le richieste per circa quattro volte il valore della recente emissione di 500 milioni (di cui oltre il 70% dall’estero) di obbligazioni bancarie garantite da parte di 130 soggetti.

Alle sue radici la Cassa Rurale di Desio, fondata nel 1909. A fine 1909 entra nel cda l’ingegner Luigi Gavazzi, esponente di una famiglia dell’alta borghesia lombarda che a Desio aveva attivo l’omonimo setificio. La denominazione di Banco di Desio arriva nel 1925, nel 1967 la fusione per incorporazione della Banca della Brianza (raddoppiando la presenza sul territorio con 21 filiali), nel 1995 la quotazione alla Borsa di Milano.

DAL 2017 alla guida del Gruppo in qualità di presidente c’è l’avvocato Stefano Lado, entrato nel gruppo nel 1988 come consigliere di amministrazione; in seguito ha ricoperto la carica di presidente della controllata Banca Popolare di Spoleto, ed è attualmente consigliere e membro del comitato esecutivo dell’Abi. Con l’ingresso di Banca di Spoleto il Gruppo aveva acquisito una prospettiva nazionale, con i 119 sportelli della Popolare di Spoleto a presidio del centro Italia (Umbria, Toscana, Lazio, Marche e Abruzzo) che si aggiungevano ai 146 della capogruppo al nord (Lombardia, Piemonte, Liguria, Veneto, Emilia Romagna). Fra gli impegni più importanti per la cultura va ricordato il sostegno al Festival dei Due Mondi, che dal 1958 riempie l’estate di Spoleto di opera, musica, danza, teatro. Vi sono però anche una miriade di piccole iniziative sociali e culturali per cui l’azione della banca risulta molto importante: pallacanestro, vela, sci club, con un occhio di riguardo alle associazioni che lavorano con i giovani.

Andrea Brugora

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro