Giovedì 18 Aprile 2024

Un tesoretto per il vino Ma è corsa contro il tempo

Le risorse a disposizione sono quasi cento milioni di euro

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di Lorenzo Frassoldati

Corsa contro il tempo per spendere le risorse stanziate a favore del sistema vino nel corso dell’emergenza sanitaria e rimaste nel cassetto. Lo ha ribadito la ministra Teresa Bellanova ad Assoenologi, Ismea e Unione italiana vini. "Le risorse non utilizzate per alcuni degli interventi approvati rimarranno a disposizione del settore".

Non sono pochi soldi, quasi 100 milioni di euro. "Magari non tutte le misure individuate hanno avuto il risultato immaginato all’inizio. Penso – ha aggiunto la ministra – alla misura sulla distillazione, definita dopo un confronto anche complicato con le Regioni, che ha assorbito 14 dei 50 milioni destinati. Risorse che resteranno a disposizione del settore. E poi, penso alla misura da 100 milioni di euro voluta per il contenimento della produzione (vendemmia verde, ndr) dove sono stati utilizzati poco meno di 39 milioni di euro: anche in questo caso i fondi saranno riattivati in favore del settore ma dovranno essere spesi entro la fine di quest’anno".

Sintonia con le richieste della filiera anche sul fronte della promozione: "Accolgo l’idea di alzare il tetto del budget dell’Ocm promozione da 100 a 150 milioni di euroanno per il prossimo triennio – ha affermato la ministra - mentre in relazione al Patto per l’export, ho scritto una lettera al ministro Di Maio per chiedere la riapertura di un tavolo dedicato al vino in modo esclusivo e che metta insieme il Ministero degli Affari esteri, Ice, Mipaaf, perché lì si gioca una partita importante e il piano di comunicazione deve essere condiviso nella filiera istituzionale in un rapporto molto forte con le imprese". Immediata la replica di Unione italiana vini (Uiv). Per il segretario generale, Paolo Castelletti: "In merito al residuo di 60 milioni di euro non spesi per la misura di riduzione delle rese, riteniamo fondamentale riattivarli in favore di misure attive per il settore del vino. I tempi sono brevissimi e per questo la scelta potrebbe andare nella direzione della distillazione per i vini a denominazione sul modello francese. Perché le vere preoccupazioni riguardano i vini di qualità, che non hanno trovato sbocco sui canali Horeca. Ne stiamo discutendo in maniera attiva con il ministero delle Politiche agricole e apprezziamo per questo la disponibilità mostrata dalla ministra Bellanova".

Il presidente di Assoenologi, Riccardo Cotarella, esprime apprezzamento per le parole della ministra sul mantenimento delle risorse all’interno del settore: "In particolare riteniamo che debba essere approfondita la proposta di utilizzare lo strumento della distillazione volontaria anche sui vini a denominazione, prestando però attenzione ad individuare un adeguato aiuto economico tale da mantenere alto il valore dei nostri prodotti". Assoenologi è disponibile da subito al confronto con le strutture del ministero: "È urgente continuare a supportare le cantine italiane proprio in questo particolare momento dove le aziende sono chiamate a effettuare le scelte di pianificazione della propria produzione per mantenere un adeguato posizionamento sul mercato".

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