Un gelato al Rocher, è l’estate di Ferrero

Il colosso di Alba approda nel mondo dei dessert confezionati: in freezer anche il ghiacciolo Estathé. Il mercato in Italia vale 1,9 miliardi

Migration

di Elena Comelli

Ferrero sbarca sul mercato dei gelati confezionati. Un debutto che promette di rimescolare le carte in un settore che in Italia vale 1,9 miliardi di euro. L’obiettivo dichiarato dal colosso di Alba è quello di diventare un attore importante del segmento puntando sulla Gdo, dove viene distribuito il 60% del totale dei gelati confezionati venduti in Italia, pari a un valore di 1,23 miliardi. La strategia di Ferrero per il lancio nazionale si concentra su due categorie ben precise: gli stecchi, con Ferrero Rocher, nelle versioni Classic, Dark, Raffaello, e i ghiaccioli con Estathé Ice nei gusti limone e pesca. Cinque ricette distintive che, nel corso di aprile, saranno presenti in tutti i canali della grande distribuzione.

L’importanza dell’arrivo sul mercato di questi prodotti è sottolineata dal lancio internazionale degli stecchi che coinvolgerà contemporaneamente – oltre l’Italia – altri quattro Paesi europei: Francia, dove la distribuzione è già iniziata a febbraio, Germania, Austria e Spagna. Nello 2020 il gruppo Ferrero ha visto crescere le vendite proprio grazie allo sviluppo sui mercati internazionali, come Usa, Germania e Francia. Una crescita trainata da alcuni brand iconici, come Nutella, Kinder Bueno, ma anche dal lancio di nuovi prodotti, come i Nutella Biscuits. Per Ferrero, che nel 2017 aveva lanciato una collaborazione triennale con la multinazionale Unilever per sviluppare una linea di gelati a marchio Kinder, si tratta di un cambio di passo importante, soprattutto perché il processo di ricerca e sviluppo sul prodotto e l’intera fase di produzione è in capo a Ferrero e non più in partnership. Lo sviluppo dei gelati e dei ghiaccioli Ferrero è stato rafforzato grazie alle sinergie con Ice Cream Factory Comaker – una società spagnola leader a livello globale, specializzata nello sviluppo e nella produzione di prodotti per gelateria, con più di cinquantacinque anni di esperienza – di cui il gruppo di Alba ha acquisito il controllo nel 2019. I primi test li fece fare il fondatore Michele Ferrero nel lontano 2001. Da allora la pasticceria di Alba diventata una multinazionale da 12,3 miliardi di euro non ha mai smesso di testare i gelati. Che vengono lanciati ora sul mercato italiano partendo dai cosiddetti "stecchi" e da una pralina su cui il papà della Nutella fece impazzire tutta la linea di produzione, alla ricerca della perfezione della sfera e dell’artigianalità, il Ferrero Rocher, che è alla base dei nuovi gelati, come risulta anche dalla caratteristica forma tondeggiante.

Il canale distributivo della grande distribuzione è solo l’inizio, perché l’intenzione è quella di arrivare, nell’arco di pochi anni, a garantire ai consumatori un’offerta di 20-25 prodotti comprensiva delle cosiddette vaschette e dei coni. Con un portafoglio prodotti che l’azienda vuole ampliare anno dopo anno. Continua dunque la strategia di crescita messa in campo da qualche anno da Giovanni Ferrero, figlio del fondatore e presidente esecutivo del gruppo, che negli ultimi anni ha spinto l’acceleratore sull’internazionalizzazione e sul lancio di nuovi prodotti.

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro