Vendite al dettaglio in Cina +7,6%, produzione +4,6% ottobre.

L'attività economica cinese a ottobre si è dimostrata contrastata, con una ripresa della spesa dei consumatori e della produzione industriale superiore alle previsioni, ma con una crescita degli investimenti frenata dalla crisi immobiliare in corso. Secondo i dati dell'Ufficio Nazionale di Statistica, le vendite al dettaglio sono aumentate del 7,6% su base annua, superando le stime degli analisti pari al 7%, mentre la produzione industriale è cresciuta del 4,6%, più del 4,4% previsto. Il tasso di disoccupazione urbana, inoltre, è rimasto invariato al 5%. Tra le vendite al dettaglio, i prodotti sportivi e di intrattenimento per il tempo libero hanno registrato un incremento del 25,7%, mentre la ristorazione, gli alcolici e i tabacchi hanno visto una crescita a doppia cifra. Anche il settore automobilistico ha fatto registrare un aumento del 11,4%. La Golden Week, a cavallo tra fine settembre e inizio ottobre, ha mostrato che la spesa turistica è quasi tornata ai livelli pre-pandemia del 2019, grazie ai maggiori viaggi interni rispetto a quelli verso l'estero. Di recente, Pechino ha annunciato misure di sostegno all'economia, soprattutto ai governi locali in difficoltà per il debito accumulato, oltre a piani per stabilizzare il settore immobiliare, che avrà un impatto negativo a lungo termine. Infatti, le vendite immobiliari in Cina sono scese del 6,8% su base annua nei primi 10 mesi del 2023, rispetto alla contrazione del 7,5% di gennaio-settembre, mentre gli investimenti nel settore sono diminuiti del 9,3% dopo la flessione del 9,1% di gennaio-settembre. La scorsa settimana, il Fondo Monetario Internazionale ha aumentato le stime di crescita del Pil cinese nel 2023 dal 5% al 5,4% (e quelle del 2024 dal 4,2% al 4,6%), ma ha anche messo in guardia dalla "pressione" al ribasso del settore immobiliare, che contribuisce per circa un quarto al Pil, quota ora stimata in calo da Ubs al 22%. Evergrande e Country Garden sono i due sviluppatori immobiliari in default che hanno un debito aggregato di circa 530 miliardi di dollari.