Rinnovabili, Manzoni (Simbiosi): serve una filiera italiana

Ceo: "Non continuare a dare soldi all'estero, Cina in primis"

"Per accelerare il percorso di transizione e decarbonizzazione, l'Ue e i suoi stati membri sono chiamati a sviluppare e implementare una nuova visione strategica che ponga al centro della transizione energetica la creazione e il rafforzamento di una base tecnologica e industriale locale integrata e coordinata". Questa la visione di Piero Manzoni, fondatore e ceo di Simbiosi, società che sviluppa tecnologie green. "Ho già visto una transizione energetica costata miliardi al governo italiano - ha rimarcato Manzoni -. Una transizione che ha incentivato tutti gli impianti a fonte rinnovabile, soprattutto eolico e solare, con i vari conti energia e i certificati verdi. Questo ci ha portato a un buon livello di produzione di energia rinnovabile, in Italia siamo tra i più avanzati, ma gli unici a non aver sviluppato alcuna filiera se non in casi particolari come la Leitner di Bolzano, che ha impostato una azienda che fa impianti eolici, e la fabbrica di Catania dell'Enel che produce pannelli fotovoltaici". "E' ovvio che se anche adesso noi non siamo in grado di costruire una filiera finanziamo un business solo a livello finanziario ma non costruiamo una vera industria basata sulla transizione - ha concluso -. Se portiamo avanti un finanziamento di Stato per andare verso la sostenibilità ambientale dobbiamo anche far nascere una filiere italiana. Questo per non continuare a dare soldi all'estero, Cina in primis, per l'acquisto dei prodotti. Sarebbe demenziale non mettere a terra una politica industriale che crei realmente una filiera industriale. Il compito di questo spetta proprio alla politica, per evitare di perdere una occasione".