In luogo del versamento, le banche potranno destinare a una riserva non distribuibile un importo pari a due volte e mezza l'imposta. Tale riserva verrà computata tra gli elementi del capitale primario di classe 1, andando così a rafforzare il patrimonio delle banche. Questo è quanto si legge nella bozza dell'emendamento del governo, che dovrebbe essere depositata nelle prossime ore al Senato. Il tetto massimo dell'imposta straordinaria sugli extra profitti delle banche sale da 0,1% a 0,26% dell'importo complessivo dell'esposizione al rischio su base individuale (non più il totale dell'attivo, una precisazione che quindi esclude i titoli di Stato). Secondo quanto si legge nella bozza dell'emendamento, inoltre, l'imposta si calcola applicando un'aliquota del 40% sull'ammontare del margine di interessi dell'esercizio 2023 che eccede per almeno il 10% il medesimo margine dell'esercizio 2021. La versione precedente prevedeva un calcolo differente sul bilancio 2022 (eccedenza del 5%) e su quello 2023 (eccedenza del 10%).
Lunedì 4 Novembre 2024
Ultima oraRafforzare capitale banche, bozza propone sostituzione tassa