Venerdì 11 Luglio 2025
REDAZIONE ECONOMIA

Pietro Labriola eletto presidente di Asstel-Assotelecomunicazioni fino al 2027

Labriola guiderà Asstel con un focus su politiche industriali unite e crescita digitale in Italia.

Labriola guiderà Asstel con un focus su politiche industriali unite e crescita digitale in Italia.

Labriola guiderà Asstel con un focus su politiche industriali unite e crescita digitale in Italia.

L'assemblea di Asstel-Assotelecomunicazioni ha eletto Pietro Labriola, amministratore delegato di Tim, come nuovo presidente per il biennio 2025-2027. Al presidente uscente, Massimo Sarmi, va il ringraziamento degli associati per il lavoro svolto e il contributo che continuerà a dare.

Il programma di presidenza condiviso dall'assemblea punta prima di tutto a rafforzare l'efficacia dell'azione associativa. Per questo viene introdotto un gruppo di Lavoro Strategico operativo a supporto degli organi direttivi, pensato per garantire una rappresentanza ancora più coesa e orientata ai risultati di politica industriale della filiera delle telecomunicazioni.

In un momento cruciale per la competitività del Paese, Asstel e le imprese associate scelgono di agire con determinazione e responsabilità, mettendo in campo una proposta unitaria per trasformare le regole economiche, fiscali e di politica industriale. È una visione concreta, racchiusa nel Manifesto per la Crescita Digitale dell'Italia, che definisce un piano d'azione per un'Italia più connessa, moderna e competitiva.

"Asstel ha oggi l'opportunità e la responsabilità di rafforzare il ruolo del settore delle telecomunicazioni come motore della trasformazione digitale del Paese", ha dichiarato Pietro Labriola. "Per farlo, serve una svolta netta: dobbiamo costruire insieme un sistema industriale coeso e attrattivo, promuovendo un quadro normativo stabile, superando asimmetrie competitive, rinnovando le politiche del lavoro e sostenendo gli investimenti. Solo così - ha concluso - restituiremo valore industriale al nostro settore e sosterremo la crescita dell'intero sistema economico".

Tra i punti chiave del manifesto un quadro normativo stabile, chiaro e uniforme in Italia e in Europa, per garantire certezza agli investitori e condizioni di mercato eque. viluppo delle infrastrutture digitali, essenziali per la modernizzazione economica e la sovranità tecnologica nazionale.