Gli operatori nel settore metano dovranno dotarsi di programmi di monitoraggio, verifica e riparazione delle perdite, limitando al minimo il ricorso a pratiche che liberano il gas nell'atmosfera come lo sfiato (venting), e la combustione in torcia (flaring). E' l'accordo raggiunto nella notte da Europarlamento, Commissione europea e Consiglio Ue sul regolamento per la riduzione delle emissioni dirette del metano dal settore energetico. Il monitoraggio delle emissioni è esteso anche ai pozzi abbandonati meno da meno di 30 anni e alle miniere di carbone inattive da meno di 70 anni. A partire dal 1° gennaio 2027, gli importatori dovrebbero dimostrare requisiti equivalenti di monitoraggio, rendicontazione e verifica a livello di produzione. "L'estensione delle importazioni, una priorità per il Parlamento, avrà ripercussioni in tutto il mondo", ha dichiarato la relatrice dell'Eurocamera Jutta Paulus (Verdi, Germania). "Andremo - ha aggiunto - alla Cop di Dubai con le mani piene: l'Ue sta applicando l'Impegno globale sul metano". La presidente di turno del Consiglio Ue energia Teresa Ribera parla di "grande risultato nel quadro del pacchetto 'Fit per 55', che rappresenta un contributo cruciale all'azione del clima poiché il metano è un potente gas serra".
Giovedì 3 Ottobre 2024
Ultima oraObligo di riparare le perdite di metano, ecco cosa prevede