Giovedì 17 Luglio 2025
REDAZIONE ECONOMIA

Minaccia dazi di Trump scuote le Borse asiatiche e spinge l'oro ai massimi

Le Borse asiatiche calano dopo le minacce di dazi di Trump, con investitori che si rifugiano nell'oro e nel dollaro debole.

Le Borse europee rallentano dopo i rialzi iniziali. Milano cresce del 6%, mentre l'oro sale e il petrolio scende.

Le Borse europee rallentano dopo i rialzi iniziali. Milano cresce del 6%, mentre l'oro sale e il petrolio scende.

La minaccia del presidente americano Donald Trump di introdurre dazi unilaterali entro due settimane pesa sulle Borse asiatiche, tutte in calo, e spinge gli investitori a cercare riparo nell'oro e nei Treasury mentre indebolisce il dollaro, con l'euro che si spinge ai massimi da novembre 2021, salendo fino a 1,1532.

Tokyo cede lo 0,6%, Hong Kong lo 0,9%, Sydney lo 0,2% mentre Shanghai (-0,01%) e Shenzhen (-0,03%) si muovono poco sotto la parità e Seul avanza dello 0,2%. Pesanti i future sull'Europa, con l'Euro Stoxx 50 che cede lo 0,8% mentre a New York S&P 500 e Nasdaq cedono lo 0,3%. Le preoccupazioni commerciali sostengono l'oro che sale dell'1,3%, a 3.373 dollari l'oncia, mentre i rendimenti dei Treasury sono in lieve calo al 4,41%.

Le minacce di Trump arrivano dopo l'accordo con la Cina sui dazi e i rilievi del segretario al Commercio Usa, Howard Lutnick, secondo cui quello con l'Ue sarà uno degli ultimi accordi ad essere completati dagli Usa, con gli investitori che si interrogano se l'ultimatum rappresenti uno strumento "per aumentare l'urgenza delle negoziazioni", come afferma a Bloomberg Rodrigo Catril, strategist dei cambi alla National Australia Bank.

Il biglietto verde, già sotto pressione per un dato sull'inflazione americana sotto le attese, ne risente. "Il sentimento per il rischio resta fragile, con le tensioni geopolitiche e le preoccupazioni per il commercio che pesano sul dollaro, afferma Shier Lee Lim, analista macro e cambi di Comvera Singapore.