
Milano debole, Cnh ed Enel pesano, Iveco in rialzo
Piazza Affari ha raggiunto il traguardo di metà seduta con un calo ampio, con l'indice Ftse Mib sotto la parità di oltre l'1% a 28.293 punti. Il differenziale tra Btp e Bund decennali tedeschi è in rialzo a 178,8 punti, con il rendimento annuo italiano in crescita di 6,6 punti al 4,46% e quello tedesco di 3,5 punti al 2,67%. Il dollaro continua a consolidarsi a 0,93 euro, 147,4 yen, 0,8 sterline e 95,74 rubli. Il greggio (Wti) è in rialzo dello 0,66% a 89,43 dollari al barile, mentre il gas naturale aumenta del 2,37% a 35,53 euro al MWh. I future Usa sono sotto pressione in attesa del dato sull'inflazione nel primo pomeriggio. Cnh è in calo del 3,14%, in linea con l'andamento del settore industriale in Europa. Anche Enel, Italgas, Terna e Snam segnano il passo insieme alle rivali continentali. Ferrari è in calo dell'1,07%, Stellantis dello 0,4% a causa delle prese di beneficio dopo il balzo della vigilia. Campari è in ribasso dell'1% a causa dell'addio dell'amministratore delegato Bob Kunze-Concewitz. Unicredit, Tim e Intesa sono deboli, Banco Bpm è poco mossa, mentre Mps, Iveco, Bper e Recordati sono positive. Erg, Eni e Recordati sono quasi invariate.
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