
Verso chiusura istruttoria Antitrust su voli della Sicilia
L'Antitrust italiano non ha trovato alcuna prova di un accordo tra le compagnie aeree per fissare i prezzi dei voli con la Sicilia e per far pagare di più ai consumatori a ridosso di Natale e dell'estate. Nel momento in cui ha avviato l'indagine conoscitiva su come i vettori stabiliscono le tariffe, l'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (Agcom) deve prendere atto dell'assenza di un cartello tra le compagnie aeree e concludere l'istruttoria avviata il 20 dicembre dell'anno precedente. A riferirlo è il Corriere della Sera, citando "due fonti che seguono il dossier". Si tratta di una notizia ancora non ufficiale (l'istruttoria dovrebbe concludersi a fine dicembre), ma che trova conferma da altre fonti. Secondo quanto riferito dal Corriere, "la decisione sarà presa il prossimo mese - affermano le fonti - ma nell'ultimo periodo le compagnie aeree finite sotto indagine (Ryanair, Wizz Air, easyJet e Ita Airways) hanno ricevuto le comunicazioni delle risultanze istruttorie: l'Antitrust italiano, in sintesi, intende abbandonare gli addebiti di un coordinamento sui prezzi non avendo accertato alcuna infrazione nella fissazione delle tariffe per i voli con l'isola". Ricordiamo che era stato il Codacons a denunciare all'Autorità guidata da Roberto Rustichelli l'ipotesi di un cartello. Ed è proprio l'associazione a protestare ora: "Se effettivamente l'indagine sarà archiviata, si tratterebbe di una decisione gravissima dell'Antitrust e di un danno per gli utenti del trasporto aereo", ha commentato il Codacons, ribadendo: "i voli per le isole che, come dimostrato dai nostri dati, schizzano alle stelle durante le festività natalizie e in occasione delle partenze estive. L'incapacità di reperire le prove di un cartello anti-concorrenza non è una motivazione valida per archiviare una indagine così importante".
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