
Ex Ilva: confronto al capolinea, verso il commissario
E' arrivato il momento delle scelte. Il confronto è proseguito anche nel fine settimana, ma ora si è al capolinea. Domani sera i sindacati dei lavoratori di Acciaierie d'Italia e i rappresentanti dell'indotto varcheranno il portone di Palazzo Chigi. Il governo non attenderà oltre. Ed è evidente che lo scenario che si apre è quello dell'uscita di ArcelorMittal dalla compagine azionaria dell'ex Ilva, uno scenario che passa per la procedura di amministrazione straordinaria, in pratica dell'arrivo di un commissario. "L'investitore straniero che guida l'azienda (ArcelorMittal, ndr.), e che ha la maggioranza delle azioni, non intende mettere risorse nell'azienda", ha ribadito il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso che sta seguendo passo passo il dossier. Mittal, ha spiegato, ha la maggioranza azionaria e dovrebbe essere il partner industriale del socio pubblico e finanziario, cioè di Invitalia. "Se non intende investire sull'impresa - trae le conclusioni Urso - io credo che sia giusto che il Paese si riappropri di quello che è il frutto del lavoro, del sacrificio di intere generazioni". Il governo scoprirà le sue carte con i sindacati. Che premono e non nascondono la preoccupazione. "Nell'incontro di domani con il governo - dice il Segretario generale Fim Cisl Roberto Benaglia - ci aspettiamo soluzioni definitive da varare e attuare già da martedì e non ulteriori analisi, rinvii o nuovi approfondimenti".