
Borsa: l'incognita Evergrande pesa sull'Europa, Milano -0,95%
Le Borse europee si muovono debolmente, con l'attenzione puntata sulla presidente della Bce, Christine Lagarde, in audizione al Parlamento europeo. Sul mercato c'è poi l'incertezza legata a Evergrande, con il crollo ad Hong Kong della sua principale controllata domestica, che non è riuscita a soddisfare i requisiti per l'emissione di nuovi bond. Il futuro del colosso cinese è a rischio e si teme un effetto a catena sull'immobiliare. L'indice d'area del Vecchio Continente, lo Stoxx 600, è piatto, sostenuto dai titoli legati al farmaceutico e all'energia. Tra le singole Piazze, la peggiore è Milano, che dopo aver navigato sulla parità, cede con il Ftse Mib dello 0,95%, con Amplifon (-3,6%) e Prysmian (-2,7%) in calo. Vendite anche su Tim (-1%), con Kkr che ha chiesto tempo fino al 15 ottobre per l'offerta Netco. Tengono invece le banche, grazie alle modifiche alla tassa sugli extraprofitti. Mentre lo spread tra Btp e Bund risale a 184 punti, con il rendimento del decennale italiano che si allunga al 4,62%. Per il resto dei listini, Parigi e Francoforte cedono dello 0,34%. L'indice Ifo tedesco è stabile a settembre. Londra perde dello 0,24%. Tra le commodity, il petrolio è in rialzo (Wti oltre 90 dollari e Brent su quota 94) e lo è anche il gas, che tocca i 43 euro al megawattora (+8%), dopo un massimo a 44 euro. Sul fronte dei cambi, l'euro è debole e scambia a 1,0631 dollari.
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