
Europa peggiora, banche centrali sotto osservazione
Le Borse europee si raffreddano dopo le dichiarazioni di alcuni membri del Consiglio Direttivo della BCE in merito alle decisioni di politica monetaria in vista della riunione della prossima settimana e del Beige Book della Fed in arrivo in serata. Sotto i riflettori anche l'andamento dell'economia globale, con la Germania che registra un forte calo degli ordini di fabbrica. Sul fronte valutario, l'euro è pressoché invariato a 1,0725 sul dollaro, mentre i rendimenti dei titoli di Stato registrano un lieve rialzo. L'indice d'area Stoxx 600 perde lo 0,7%. In calo Londra, Parigi (-0,8%), Francoforte (-0,5%) e Madrid (-0,4%). I listini sono appesantiti dall'andamento della farmaceutica (-0,8%) e dal comparto del lusso (-1,3%). Male anche l'industria (-0,7%) e le banche (-0,5%). Vendite anche per le utility (-0,6%), con il prezzo del gas che riduce il rialzo iniziale. Ad Amsterdam le quotazioni guadagnano lo 0,1% a 34,5 euro al megawattora. Positiva l'energia (+0,2%) con l'andamento del prezzo del petrolio. Dopo la fiammata di ieri, le quotazioni del Wti scendono dello 0,6% a 86,18 dollari al barile e il Brent cede lo 0,6% a 89,5 dollari. Nel Vecchio continente acquisti anche sulle Tlc (-0,1%). Poco mossi i rendimenti dei titoli di Stato. Lo spread tra Btp e Bund si attesta a 170 punti, con il tasso del decennale italiano stabile al 4,33%.
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