Giovedì 3 Ottobre 2024

Economia della Bellezza, 500 mld, il 26% del Pil

L'Economia della Bellezza contribuisce al Pil italiano con una crescita del 16% rispetto al 2021 e dell'8% rispetto al 2019. Il report di Banca Ifis evidenzia come le imprese attive nel campo della Bellezza abbiano trainato la ripresa nazionale, incidendo per il 56% dell'aumento del Pil nel 2022.

Economia della bellezza vale 500 miliardi, il 26% del Pil

Economia della bellezza vale 500 miliardi, il 26% del Pil

C'è sempre più Economia della Bellezza nel Pil italiano. A fine 2022, il contributo di questo particolare settore economico - che comprende le imprese della cultura, del Made in Italy di qualità e quelle impegnate in progetti di responsabilità sociale e ambientale - si è attestato al 26,1% del Prodotto interno lordo, pari a quasi 500 miliardi di euro, confermando la forte capacità di traino del sistema nazionale. Dopo il biennio della pandemia, l'Economia della Bellezza ha contribuito alla ripresa incidendo per il 56% sull'aumento del Pil nel 2022, e addirittura per il 33% sull'incremento rispetto al 2019, ultimo anno pre-Covid. È quanto emerge dall'edizione 2023 di "Economia della Bellezza", lo studio realizzato dall'Ufficio Studi di Banca Ifis nell'ambito di Kaleidos - il Social Impact Lab della Banca che promuove iniziative a favore di comunità e persone - con l'obiettivo di rappresentare l'eccellenza del Made in Italy. Il report è stato presentato oggi al Museo Fortuny di Venezia, in occasione della celebrazione dei 40 anni dalla fondazione di Banca Ifis. Le imprese attive nel campo della Bellezza sono aumentate in valore del 16%, 499 miliardi di euro rispetto ai 431 del 2021 e dell'8% rispetto al 2019. Di fatto, una crescita più che doppia rispetto al resto del sistema produttivo italiano. Lo sviluppo è stato intenso su tutti i comparti: turismo culturale e paesaggistico e imprese sia design-driven, quelle guidate da una forte componente di design, sia purpose-driven, ovvero le imprese guidate da uno scopo sociale.