Lunedì 16 Settembre 2024

Cina primo paese per investimenti su transizione energetica

546 miliardi, poi Europa con 180 e Usa con 140

La Cina, primo produttore al mondo di gas serra, è anche il primo Paese per investimenti per la transizione energetica, con 546 miliardi, oltre la metà degli investimenti globali. Seguono l'Europa, con 180 miliardi di dollari, e gli Stati Uniti, con 140 miliardi. I dati sono stati resi noti oggi a Rimini, alla seconda e ultima giornata degli Stati generali della green economy, alla fiera dell'economia circolare Ecomondo. La Cina, che punta a zero emissioni nel 2060, è anche il maggiore produttore di impianti rinnovabili e di e-car: sono stati prodotti in Cina la metà degli impianti eolici e solari e delle auto elettriche vendute nel mondo. L'Europa, che si candida a essere il primo continente carbon free, nel 2022 è stato il secondo Paese per investimenti nella transizione ecologica, con 180 miliardi di dollari. Il pacchetto Fit for 55 della Ue ha fissato un target di rinnovabili al 42,5% entro il 2030 e un target efficienza energetica sempre per il 2030. Dal 2026 sarà in vigore il nuovo meccanismo innovativo di tassazione del carbonio sulle importazioni, il Cbam, e dal 2035 sarà vietata la vendita di nuove auto a diesel e benzina. È pari a 578 miliardi di euro la spesa della Ue per il clima e per tecnologie green nel periodo 2021-2027, e rappresenta il 33% del budget complessivo. Gli Stati Uniti, che dovranno arrivare ad emissioni zero nel 2050, stanno investendo 140 miliardi di dollari nella transizione green. Con l'Inflation Reduction Act del 2022, hanno stanziato oltre 500 miliardi di dollari per la sicurezza energetica e la transizione, in particolare su batterie e rinnovabili, trasporti green e mobilità elettrica, cattura e stoccaggio del carbonio.