
Le borse europee restano poco mosse mentre i future Usa calano. Attesa per l'intervento del presidente della Fed Jerome Powell.
Borse europee poco mosse al traguardo di metà seduta, mentre si confermano in calo i future Usa (Dow Jones -0,29% e Nasdaq -0,47%) in attesa dell'intervento del presidente della Fed Jerome Powell. Milano e Parigi cedono lo 0,05%, salgono invece Francoforte (+0,16%), Londra (+0,3%) e Madrid (+0,35%).
Meglio delle stime il Pil trimestrale del Regno Unito, in linea con le attese quello dell'Eurozona, dove è salita la produzione industriale. In arrivo dagli Usa le richieste di sussidi di disoccupazione, l'indice manifatturiero dello stato di New York, gli indici Fed di Filadelfia e le vendite al dettaglio in aprile.
Debole il dollaro a 0,89 euro e 0,75 sterline. In forte calo il greggio (Wti -3,37% a 61,02 dollari al barile) in vista di un accordo tra Usa e Iran sul nucleare. Azzera il calo l'oro, invariato a 3.178,47 dollari l'oncia, mentre amplia il calo il gas (-0,75% a 34,78 euro al MWh).
Risale sopra i 102 punti lo spread tra Btp e Bund tedeschi, con il rendimento annuo italiano in ribasso di 2,8 punti 3,68% e quello tedesco di 3,7 punti sotto al 2,66%.
Contrastate Iveco (-3,21%) e Leonardo (+3,25%) dopo i conti trimestrali della prima, che entro l'anno concluderà lo scorporo della divisione difesa (Idv), su cui ha manifestato il proprio interesse la seconda insieme a Rheinmetall (+4,43%). In lizza anche la spagnola Indra Sistemas (+3,8%).
Calano i titoli del lusso, da Kering (-3,78%) a Lvmh (-2,84%) e Dior (1,9%), più caute Moncler (-0,65%) e Cucinelli (-0,55%). Deboli gli automobilistici Bmw (-5,6%) e Pirelli (-2,7%) dopo la trimestrale e il mancato accordo sulla governance con i cinesi di Sinochem. Più cauta Stellantis (-0,4%), positiva Ferrari (+0,2%).
Cedono i petroliferi Bp (-2,77%), Shell (-1,73%), TotalEnergies (-1%) ed Eni (-0,95%).