
Borsa: profondo rosso in Piazza Affari (-2,81%), banche pesanti
Profondo rosso in chiusura a Piazza Affari, fanalino di coda in Europa con un calo del 2,81% a 32.665 punti. All'origine del tracollo l'incertezza politica in Francia, dove alle prossime elezioni legislative potrebbe prevalere il partito di ultradestra di Marine Le Pen. Come sempre, quando gli indici si muovono tanto, si sono moltiplicati anche gli scambi, che hanno raggiunto quota 4,25 miliardi di euro di controvalore, contro una media di 2,6 miliardi nelle ultime 4 sedute. In rialzo a 156,8 punti il differenziale tra Btp e Bund decennali tedeschi, contro i 151,2 punti segnati in apertura e i 146,6 punti della chiusura precedente, con il rendimento annuo italiano in ribasso di 0,8 punti al 3,92%, quello tedesco di 11 punti al 2,35% e quello francese di 4,3 punti al 3,12%. In rosso l'intero listino milanese con Unicredit (-5,55%), Leonardo (-5,28%) e Iveco (-5,12%) in coda, dietro a Stellantis (-4,27%), insieme al resto del comparto auto in Europa sull'onda lunga del rialzo deciso da Bruxelles alle importazioni di auto cinesi nell'Ue. Pesanti anche Hera (-4,23%), Bper (-3,96%), Nexi (-3,55%), Mps (-3,45%), A2a (-3,4%), Enel (-3,31%), Stm (-3,27%) e banco Bpm (-2,87%). Hanno perso meno dell'indice di riferimento Intesa (-2,49%), Mediolanum (-2,28%), Mediobanca (-2,28%) e Bps (-2,18%). Pochi i rialzi, limitati ad Amplifon (+1,17%) e Inwit (+0,31%).