Piazza Affari nei primi scambi conferma un'apertura incerta, con gli indici Ftse Mib e Ftse All Share oscillanti sulla parità e le Borse europee generalmente limate di qualche frazione di punto. La tensione è più alta sui titoli di Stato, con il rendimento del Btp italiano a 10 anni che sale di 5 punti base al 4,93% e l'omologo inglese di 6 dopo i dati dell'inflazione in Gran Bretagna. Lo spread Italia-Germania è a 203 punti base, una frazione sopra il livello di apertura. L'euro è calmo, mentre il petrolio è in rialzo del 2% a 87 dollari al barile. In questo contesto, in Piazza Affari Saipem sale del 3,5%, con Tim che prosegue il suo rimbalzo in aumento di oltre due punti percentuali. Prysmian e Leonardo sono in calo di oltre l'1%, con Mediobanca che è il peggiore tra i titoli principali di Piazza Affari e scende dell'1,9%, confermando la debolezza già evidenziata ieri. Resta in asta di volatilità Nexi, che sale del 15% teorico dopo l'ipotesi lanciata da Bloomberg di un interesse da parte di Cvc Capital Partners.
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