Borsa: l'Europa vede finire la stretta, Milano corre +1,6%

Frena l'inflazione, a Piazza Affari bene le banche. Giù il gas

Piazza Affari si presenta a metà seduta sui massimi di giornata, con l'indice Ftse Mib in rialzo dell'1,6%. Il listino milanese svetta in un'Europa messa di buon umore dalla frenata dell'inflazione Ue, che consolida la fiducia nella fine dei rialzi dei tassi e sposta il focus del mercato sulle scommesse per il primo taglio, atteso a metà 2024. Parigi avanza dell'1%, Francoforte dello 0,6% e Londra dello 0,5% mentre a New York i future su Wall Street avanzano di qualche punto decimale. Il rallentamento dell'inflazione, salita solo del 2,9% ad ottobre, compensa la delusione per un Pil del terzo trimestre che si è contratto dello 0,1% nell'Eurozona, e frena i rendimenti del debito sovrano. Il Btp scende così sotto il 4,7%, al 4,69%, mentre lo spread con il Bund si muove attorno ai 190 punti base. A Piazza Affari corrono le banche, con in testa Bper (+4,8%) davanti a Mps (+3,6%) e Banco Bpm (+2,9%). Bene anche Prysmian (+3,6%), in scia a un contratto da 900 milioni negli Usa, rimbalza Amplifon (+3,5%), corre Stellantis (+2,5%) con i conti. Positiva Tim (+1,4%) mentre si avvicina il doppio cda sulla rete del fine settimana, Nexi (+1,3%) viene mossa ancora da indiscrezioni su un interesse dei fondi. Sul fronte energetico rimbalza il petrolio, con gli investitori che monitorano gli sviluppi della guerra in Medioriente. Il Wti sale dello 0,8% a 83 dollari al barile e il Brent dell'1% a 88,31 dollari al barile. Pesante il gas in Europa, con i future Ttf che cedono il 4,2% a 50,82 euro.

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