Le Borse europee proseguono in calo con lo sguardo a quanto accade in Medio Oriente e con il rischio di una escalation. Sotto i riflettori resta il tema dell'andamento dell'inflazione, dopo i dati dell'Eurozona e quelli del Regno Unito, e le prossime mosse delle banche centrali sulla politica monetaria. In serata in arrivo la pubblicazione del Beige Book della Fed. Sul versante valutario l'euro scende a 1,0559 sul dollaro. L'indice d'area stoxx 600 cede l'1%. In netto calo Londra (-1,01%), Parigi e Madrid (-1%) e Francorforte (-1,1%), Milano (-0,6%). I listini sono appesantiti dal comparto industriale (-2%) e dall'informatica (-2,4%). Male anche le banche (-0,4%) e le assicurazioni (-0,2%). Il rialzo del prezzo del petrolio incide negativamente sulle utility (-0,4%). Ad Amsterdam le quotazioni del gas proseguono a 49,8 euro al megawattora. Positivo il comparto azionario dell'energia (+0,5%), con il balzo prezzo del petrolio. Il Wti sale a 88 dollari al barile, con un aumento dell'1,4%. Il Brent si attesta a 91,1 dollari, con un incremento dell'1,4%. A Piazza Affari prosegue la corsa di Nexi (+14%), con il fondo Cvc che monitora il dossier. In deciso calo Mediobanca (-3,7%), nel giorno in cui le azioni acquistate non permetterebbero più la partecipazione all'assemblea del 28 ottobre.
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