In Italia, dal 2011 ad oggi, sono 165mila le imprese giovanili mancanti all'appello, con un tasso di imprenditoria giovanile complessivamente ridotto del 2,9%. Una perdita di grande portata, che ha costato all'Italia 42 miliardi di mancato Pil. Questi dati emergono dall'analisi dell'Ufficio Studi di Confcommercio Imprese per l'Italia intitolata 'L'importanza dell'imprenditoria giovanile per il benessere economico'. Se il tasso di imprese giovanili fosse rimasto costante, oggi il Pil sarebbe maggiore del 2%. La ricerca, ripresa in occasione dell'elezione del Consiglio Direttivo del Gruppo Giovani Imprenditori di Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza, aggiunge che proprio Milano ha invertito la traiettoria discendente. Secondo i dati della Cciaa, infatti, dal 2021 le imprese giovanili sono tornate a crescere, cosa che non accadeva più dal 2014. Nel 2022, a Milano, Lodi, Monza e Brianza le imprese giovanili sono state 30.630, di cui 25.195 solo a Milano. Il comparto più forte (e in crescita) per i giovani è quello dei servizi: solo a Milano sono 8.748. La città si conferma inoltre capitale italiana delle start up innovative: 1 su 5 ha sede a Milano e tra gennaio 2022 e gennaio 2023 nell'area le start up innovative sono aumentate del 5,5%.
Sabato 21 Settembre 2024
Ultima ora165mila imprese giovani chiuse in Italia, Pil perde 42 miliardi