Sabato 20 Aprile 2024

Twitter, torna la spunta blu per i super-vip. Musk cambia ancora idea

Il simbolo che attesta l’autenticità del profilo è ricomparta a diversi utenti senza che pagassero gli 8 euro al mese voluti da Musk. Polemiche: cosa sta succedendo

Niente spunta blu su Twetter, almeno che uno non paghi. Anzi no. La spunta blu torna. Ma solo per i super-vp (quelli per intenderci con almeno un milione di follower).

US-INTERNET-MEDIA-TWITTER-TICK
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Ma forse non è così. Forse torna solo per “quelli a cui Elon Musk (patron di Twitter) la vuole lasciare (pagandola addirittura di stasca propria)”. Ma forse non è nemmeno così. Fatto sta che negli ultimi giorni la “spunta blu” è tornata a contraddistinguere diversi profili twitter di alcuni vip. Hanno pagato (8 dollari al mese)? C’è chi giura di no. Altri però potrebbero averlo fatto. Cosa sta succedendo?

Dopo le proteste Elon Musk fa marcia indietro e decide di ripristinare la spunta blu di Twitter sui profili di alcune celebrità e super vip, che lo volessero o meno, anche di defunti. Non è arrivata alcuna indicazione specifica sui criteri, ma secondo alcuni siti specializzati si tratterebbe di account con almeno un milione di follower.

Un tempo era gratuita e segno di autenticità e notorietà, ma ora gli utenti che vogliono ottenere la spunta blu devono pagare 8 dollari al mese e il loro numero di telefono deve essere verificato dalla piattaforma.

Giovedì scorso gli account che avevano la vecchia spunta blu l’hanno persa a meno che non pagassere per l’account nuovo, seguendo la strategia "Twitter Blu" di Elon Musk attuata quest'inverno per generare nuove entrate. Ma una minima parte degli ex utenti si è abbonata: meno del 5% dei 407.000 profili interessati, secondo il ricercatore Travis Brown.

Venerdì e sabato, un numero crescente di celebrità ha riacquistato la spunta blu, apparentemente senza aver fatto niente per riaverla, come lo scrittore Stephen King, il campione Nba LeBron James e l'ex presidente Donald Trump.

Settimana scorsa la spunta blu era stata tolta anche al profilo tweeter del papa.

Molti utenti che si sono autenticati senza volerlo hanno tenuto a precisare di non avere nulla a che fare con la vicenda, visto che il controverso segnale è diventato un simbolo di sostegno a Elon Musk. L'economista progressista e premio Nobel Paul Krugman, che lo scorso luglio aveva deriso l'"impulsività mal controllata" di Elon Musk, sabato ha dichiarato: "Non ho nulla a che fare con questa cosa e di certo non la paghero'".

Il numero uno di Twitter, Tesla e SpaceX ha risposto con l'immagine di un bambino spalmato di salsa di pomodoro, che piange su un piatto di pasta e indossa un bavaglino con il segno di spunta blu. E addirittura Musk ha dichiarato di "pagare personalmente alcuni abbonamenti". Ora hanno di nuovo la spunta blu anche molti account di media ufficiali, persino il New York Times, che ha perso la certificazione all'inizio di aprile dopo che Elon Musk ha definito "propaganda" le informazioni pubblicate. E perfino gli account di celebrità decedute hanno iniziato a mostrare la spunta blu, come quelli del cantante Michael Jackson, del fumettista Stan Lee, dell'attore Chadwick Boseman, e dello chef americano Anthony Bourdain. Mentre alcuni grandi gruppi mediatici hanno una spunta dorata riservato alle "organizzazioni verificate" che pagano almeno 1.000 dollari al mese.

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