Venerdì 19 Aprile 2024

Twitter, Dorsey si dimette. Parag Agrawal nuovo ceo: "Voglio che amiate dove lavorate"

Il social media sottolinea che Dorsey resterà nel consiglio di amministrazione fino al 2022. "Credo che sia fondamentale che un'azienda possa stare in piedi da sola"

Jack Dorsey

Jack Dorsey

New York, 29 novembre 2021 - Jack Dorsey si dimette da amministratore delegato di TwitterParag Agrawal è il nuovo Ceo. Ad annunciarlo è lo stesso social media in una nota, dove sottolinea anche che Dorsey resterà nel consiglio di amministrazione fino alla scadenza del suo mandato nel 2022. "Ho deciso di lasciare Twitter perché credo che la società sia pronta per andare avanti senza i suoi fondatori - sono state le parole di Dorsey -. La mia fiducia in Parag come Ceo è profonda". Secondo l'ex amministratore delegato, il lavoro del sostituto "negli ultimi dieci anni ha trasformato la società. Sono profondamente grato per le sue abilità, il suo cuore, la sua anima - ha concluso Dorsey -. Ora è il suo momento di guidare la società" .

Agrawal lavora per l'azienda da oltre un decennio e ricopriva l'incarico di Chief Technology Officer dal 2017. Bret Taylor è stato nominato presidente del consiglio di amministrazione al posto di Patrick Pichette, che resterà nel Board. Inoltre, non è previsto nessuno cambiamento nell'outlook di Twitter per il quarto trimestre dell'anno, per l'intero 2021 e per gli obiettivi al 2023, ha reso noto la società. Agrawal sarà, quindi, chiamato a raggiungere i 315 milioni di utenti attivi giornalieri monetizzabili e raddoppiare le entrate annuali entro fine 2023.

Chi è Parag Agrawal

Parag Agrawal, il nuovo ceo di Twitter, nominato all'unanimità dal consiglio di amministrazione, come successore di Jack Dorsey, è entrato a far parte di Twitter nel 2011 ed è stato Chief Technology Officer (CTO) da ottobre 2017. In qualità di CTO, è stato responsabile della strategia tecnica dell'azienda, guidando il lavoro per migliorare la velocità di sviluppo e l'avanzamento del Machine Learning.

Prima di essere nominato CTO, Agrawal era diventato il primo Distinguished Engineer di Twitter grazie al suo lavoro nel campo delle entrate e dell'ingegneria dei consumatori, incluso il suo impatto sulla crescita degli utenti nel 2016 e nel 2017.

Agrawal ha conseguito un dottorato di ricerca in informatica presso la Stanford University e una laurea in informatica e Ingegneria presso l'Indian Institute of Technology di Bombay.

"Profonda gratitudine per @Jack e tutto il nostro team, e tanta eccitazione per il futuro" ha scritto Parag Agrawal, ringraziando tutti "per la fiducia e il supporto" e aggiungendo la nota ufficiale scritta all'azienda, dove tra l'altro dice "Voglio che amiate dove lavorate e amiamo come lavoriamo. Non ci sono limiti a quello che possiamo fare insieme".

Dorsey: "Dopo 16 anni è arrivato il momento"

"Dopo 16 anni e diversi ruoli all'interno della nostra azienda: da co-fondatore a Ceo, da presidente ad interim fino a Ceo ad interim per poi tornare a fare il Ceo, ho deciso che finalmente era venuto il momento di lasciare. Perché? Si parla molto dell'importanza che una compagnia sia 'guidata dal fondatore'. Al fine dei conti credo che questo sia fortemente limitante. Ho lavorato duramente per garantire che questa azienda possa staccarsi dalla sua fondazione e dai suoi fondatori. E ci sono 3 ragioni per cui credo che ora sia il momento giusto momento": Parag Agrawal come nuovo Ceo, Bret Taylor come presidente e "tutti voi". Ad affermarlo è il fondatore di Twitter, Jack Dorsey annunciando le sue dimissioni da Ceo in un tweet e sottolineando che "credo che sia fondamentale che un'azienda possa stare in piedi da sola, libera dall'influenza o dalla direzione del suo fondatore".

"Voglio che tutti voi sappiate - sottolinea ancora Dorsey - che questa è stata una mia decisione. E' stata una decisione difficile per me, ovviamente. Amo questo servizio e questa azienda... e tutti voi così tanto. Sono davvero triste...ma anche molto felice. Non ci sono molte aziende che arrivano a questo livello. So che dimostreremo che questa è stata la mossa giusta".