Giovedì 18 Aprile 2024

Turismo, lotta al sommerso Arriva una legge per gli affitti brevi

La ministra Santanchè: "La presenteremo entro i primi di giugno per regolamentare senza criminalizzare"

Turismo,  lotta al sommerso  Arriva una legge per gli affitti brevi

Turismo, lotta al sommerso Arriva una legge per gli affitti brevi

di Franca Ferri

Una proposta di legge sugli affitti brevi, per contrastare il fenomeno dell’abusivismo e dell’irregolarità del settore turistico. La ministra del Turismo Daniela Santanchè, davanti ai 500 albergatori radunati nella 73esima assemblea nazionale di Federalberghi a Bergamo, spiega che vorrebbe presentarla in tempi brevissimi: entro i primi di giugno: "Non un decreto legge perché sarebbe una forzatura e credo che il Parlamento debba essere centrale in queste decisioni. Senza criminalizzare bisogna regolamentare. Ho già fatto due tavoli con le associazioni di categoria e giovedì ascolterò l’associazione degli inquilini". Bisognerà tenere conto, però, delle specificità dell’accoglienza italiana: "Abbiamo 5600 borghi dove le strutture ricettive sono pochissime – sostiene Santanché – . In quel caso è importante che ci sia chi metta a disposizione una casa per accogliere i turisti, altrimenti nessuno potrebbe soggiornare in questi paesini". Nelle grandi città l’affitto dei privati è diventato un problema serio per gli albergatori. "La prima cosa – assicura Santanché – è che finisca il sommerso, lo so che per voi è una concorrenza sleale e fa un danno. Quindi serve un codice identificativo, perché dobbiamo sapere chi sono, e una piattaforma nazionale dove registrarsi".

Tanto per fare qualche numero, gli ‘affitti brevi’ delle case vacanze e delle camere nelle abitazioni private rappresentano il 23,6% dei flussi turistici ma generano solo l’11,9% dei consumi turistici. Il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca, parla apertamente di Dr. Jekyll dall’ospitalità regolare e di un ’doppio oscuro’, un Mister Hyde di sommerso e di presenze non registrate.

Altro problema, altrettanto pressante, è la mancanza cronica di lavoratori. Il presidente di Federalberghi, oltre a chiedere di decontribuire le nuove assunzioni e abbassare il cuneo fiscale, crede sia necessario anche un nuovo decreto flussi: "Oltre un quarto dei dipendenti delle aziende alberghiere sono stranieri. Per questo motivo chiediamo modalità di ingresso per i lavoratori stranieri qualificati più snelle".

Nonostante queste difficoltà, ci sono le premesse per un 2023 che superi i dati prepandemia del 2019, sostiene la ministra, mentr eBocca invita alla cautela: "Con le prospettive non si fanno i bilanci; quindi occorre essere fiduciosi, ma al tempo stesso non illudersi che basti una buona stagione per riparare al disastro degli anni scorsi".

Infine l’iniezione di fiducia di uno dei rappresentanti del made in Italy, Brunello Cucinelli che agli albergatori dice: "Nei prossimi 10-20-30 anni chi è che non vorrà venire in Italia? Siamo una nazione speciale, i nostri manufatti e i nostri luoghi devono essere di qualità. Abbiamo bisogno di tornare ad investire nel genius loci".

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