
Aumentano le truffe Inps via mail e Sms
Roma, 26 maggio 2025 – Occhio all'inganno. L'Inps ha segnalato un forte aumento nell'ultimo periodo delle truffe online che usano il suo nome per sottrarre dati personali e finanziari dei cittadini. I raggiri in questione vengono effettuati principalmente attraverso SMS o e-mail false, denominate phishing o smishing, che invitano l'utente a cliccare su un link non ufficiale per verificare, confermare o integrare i propri dati con la scusante di continuare a percepire prestazioni Inps o eventuali rimborsi di vario tipo. Inps raccomanda di non cliccare su nessuno di questi link, di non fornire alcun dato personale e di ignorare qualunque modalità di comunicazione che possono essere utilizzate dai truffatori per il furto di informazioni. Se l'utente inserisce i propri dati su tali siti, infatti, i truffatori possono arrivare a commettere liberamente attività illecite quali richiedere prestiti a suo nome, aprire conti correnti fraudolenti, dirottare i pagamenti delle sue prestazioni, attivare credenziali Spid a suo nome o effettuare l'accesso ai servizi della Pubblica Amministrazione fingendo di essere lui.
I consigli di Inps
L'Istituto Nazionale della Previdenza Sociale chiede una maggiore attenzione su qualsiasi messaggio SMS o e-mail a nome suo e non perde l'occasione per fornire i giusti consigli su come riconoscere un messaggio autentico da una truffa. Innanzitutto l'Inps stessa non invia mai e-mail o SMS con al loro interno link per confermare dati o ricevere rimborsi, ma invita in qualsiasi circostanza gli utenti ad accedere sempre e solo al sito istituzionale www.inps.it: le uniche e-mail con link inviate da INPS consistono infatti in quelle destinate alle indagini sulla soddisfazione degli utenti, che non includono mai la richiesta di dati bancari o documenti. In secondo luogo, INPS ci tiene a ripetere che l'unico sito ufficiale è www.inps.it: è sempre necessario in questi casi controllare che l'indirizzo del sito in questione termini con "inps.it" e che non abbia domini con denominazioni simili e ingannevoli (come ad esempio "insp", "ipns", "inpis" e simili). In caso di dubbi è possibile consultare il vademecum anti-truffe sul sito ufficiale, all'interno del quale vengono riportati esempi di messaggi falsi e consigli su come difendersi.