
Trasporto merci su gomma (foto archivio)
Roma, 21 giugno 2025 – E’ un aspetto poco noto ma che incide anche sul costo finale delle merci: i danni da trasporto, quella spesa “occulta” che pure pesa sui consumatori. Ogni giorno, infatti, sulle strade italiane circolano 2 milioni di veicoli da trasporto movimentando circa 56 milioni di tonnellate di merci di ogni tipo: si va dai generi alimentari di prima necessità ai dispositivi tecnologici più avanzati, dai prodotti farmaceutici ai materiali chimici, fino a quelli edili e altro ancora. Questo incessante flusso è fondamentale per garantire l’approvvigionamento di supermercati, negozi e aziende, contribuendo in modo diretto alla vita quotidiana dei cittadini e alla salute dell’economia nazionale. Tuttavia, dietro questa rete logistica apparentemente efficiente, si nasconde una problematica sempre più rilevante: il danneggiamento delle merci durante il trasporto.
Vicini: “Le merci pericolose vengono trasportate con veicoli obsoleti”
“In Italia le merci pericolose costituiscono il 5,4% del totale movimentato, ma spesso vengono trasportate con veicoli obsoleti, senza l’equipaggiamento Adr richiesto e privi delle moderne tecnologie di sicurezza - denuncia Ermanno Vicini, Ceo di Serpac. Per non parlare dei materiali edili o delle attrezzature, beni questi ultimi, soggetti a danni durante le fasi di carico, scarico e movimentazione. Ci sono certi prodotti di uso comune come le batterie al litio, gli smalti e i profumi, che sono considerati merce pericolosa ai fini del trasporto e devono essere movimentati seguendo specifiche normative a seconda della quantità e della tipologia di trasporto utilizzata. Un imballaggio non conforme a quanto richiesto dai regolamenti - rincara Vicini - un ancoraggio errato del carico o semplicemente la segnalazione errata dei prodotti trasportati, possono tradursi in perdite significative per le aziende che in caso di controlli sono soggette a sanzioni e fermi merce. In caso di incidente, inoltre, le conseguenze ambientali e per la salute pubblica possono essere molto gravi”.
Nel 2024 i sinistri nel settore spedizioni hanno avuto un peso di 9,2 miliardi
La maggior parte dei sinistri nel trasporto di merci pericolose, oltretutto, sono attribuibili a una pianificazione carente e imballaggi non conformi alle richieste dei regolamenti in merito al trasporto. I dati della società assicurativa Allianz delineano tristemente il fenomeno: negli ultimi anni sono stati analizzati oltre 240.000 sinistri nel settore delle spedizioni, compreso quello marittimo, con un valore complessivo di circa 9,2 miliardi di euro.
Quali soluzioni
I danni da trasporto sono stati la causa più frequente di perdita, seguiti da incendi ed esplosioni. Ma come si può arginare questa problematica che impatta su nostro sistema economico produttivo? Prima di tutto ci si può affidare alla tecnologia con l’utilizzo dei sensori IoT (Internet of Things) che permettono di controllare in tempo reale temperatura, umidità e condizioni del carico. Questi strumenti possono inviare allarmi immediati in caso di problemi, consentendo un intervento tempestivo. Ma ci sono anche altri sistemi, sempre molto utili. “A proposito di sistemi di fissaggio del carico, recentemente stanno dando degli ottimi risultati anche degli speciali airbag. Si tratta di cuscini gonfiabili ideali per mettere in sicurezza le merci e riempire gli spazi vuoti tra i pallet durante il trasporto. Una volta posizionati - chiarisce il Ceo di Serpac - è sufficiente riempirli con aria compressa e da quel momento sono in grado di prevenire i movimenti e assorbire eventuali impatti.
Questi airbag assicurano una maggiore sicurezza agli operatori durante lo scarico e sono la soluzione più economica per garantire una protezione del carico ad alta tenuta e resistenza potenziando e implementando l’efficacia dei tradizionali sistemi di fissaggio del carico come le cinghie.