Sabato 20 Aprile 2024

Transizione digitale Più investimenti

Bruno

Villois

era digitale è in Italia agli albori, il potenziale che potrà esprimere appare infinito, ma già ora sta incidendo sugli stili di vita delle persone, delle attività commerciali e industriali.Cambiamento non vuol dire necessariamente peggioramento, anzi, ma tocca a tutti noi renderci partecipi, non adattarci ma esserne protagonisti. Tocca in primis alla classe dirigente pubblica e privata, soprattuto alla prima che dispone del potere legislativo ed esecutivo, cavalcare il cambio e renderlo fruibile perché migliorativo, purché tale appaia in modo da far comprendere che molti dei tanti problemi con cui conviviamo possono trovare se non soluzione almeno miglioramento e che i vantaggi che ne deriveranno non saranno solo a favore di pochi, ma incideranno positivamente sulla vita di tutti. La transazione digitale deve rappresentare il periodo interlocutorio del passaggio e riuscire a far comprendere i benefici che ne deriveranno, a cominciare da limitare, ridurre, accantonare la nostra imperante è ingombrante burocrazia, correggere la lentezza e limitare il tempo e il costi per effettuare ogni tipo di pratica, semplificare e rendere trasparente ogni transazione di operazioni finanziarie, poter accedere ai servizi pubblici. Se questo e tanto altro si concretizzerà creando un tornaconto per tutti, allora il digitale diventerà una vera manna dal cielo. Per riuscirci però ci vorrà tempo e si pagherà un prezzo che sarà alto o basso in ragione degli investimenti che si attiveranno per rendere fruibile la modernizzazione, senza che questa intacchi, in maniera devastante, l’occupazione. Servirà puntare sulla formazione e la riconversione di parte rilevante degli addetti dell’industria e dei servizi.

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