
Giancarlo Giorgetti, titolare del Mef
Il Btp Italia ritorna dopo due anni con un tasso reale garantito minimo dell’1,85%: sopra i livelli di mercato di titoli comparabili, e con una protezione dall’inflazione adatta a chi vuole diversificare gli investimenti e difendere il portafoglio dai rischi geopolitici e dai dazi di Trump. Il Mef ha annunciato ieri il tasso cedolare minimo, che può essere confermato o rivisto al rialzo all’apertura della quarta e ultima giornata del periodo di emissione, che parte oggi e si conclude venerdì. Alla ventesima edizione dell’emissione retail il Tesoro arriva avendo incassato miglioramento della prospettiva del rating di Moody’s, che tuttavia non ha alzato il merito di credito limitandosi all’outlook, e con lo spread oggi sceso nuovamente sotto i 100 punti base, anche se il premio di rischio resta il più alto fra tuti i Paesi dell’area euro.
Il nuovo titolo retail, scadenza giugno 2032, è indicizzato al tasso di inflazione italiana e il tasso cedolare minimo è al netto dell’andamento dei prezzi. Gli interessi sono pagati ogni sei mesi insieme alla rivalutazione del capitale per effetto dell’inflazione dello stesso semestre e, per chi sottoscrive al collocamento e mantiene l’investimento a scadenza, c’è il premio fedeltà pari all’1% del capitale investito.
L’acquisto potrà essere effettuato in banca o all’ufficio postale, anche online. Dealer dell’emissione Intesa Sanpaolo, UniCredit e Banco BPM, con Banca Monte dei Paschi di Siena e Banca Sella co-dealer. Il Btp Italia mancava dal marzo del 2023: l’ultimo aveva una durata di 5 anni e ha raccolto quasi 10 miliardi di euro (9,91), di cui 8,5 dai piccoli risparmiatori, con un rendimento minimo garantito del 2%. Nell’emissione ancora precedente, del novembre del 2022 con una durata prevista di 6 anni, la raccolta fu di 11,99 miliardi con un rendimento minimo garantito dell’1,6%.
Alberto Levi