Tim, ricavi migliori del previsto I profitti tornano a crescere

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Dopo le buone notizie arrivate alla vigilia dalla controllata brasiliana (+154% l’utile a 111 milioni e +10,5% i ricavi a 672 nel secondo trimestre), a confermare la ripresa post-Covid di Tim sono i risultati della semestrale del gruppo approvati ieri dal cda. Il gigante delle tlc guidato da Luigi Gubitosi – che oggi illustrerà la semestrale in conference call – ha infatti chiuso i primi sei mesi del 2021 con il ritorno alla crescita dei ricavi saliti a 7,6 miliardi con un più 0,5% anno su anno e un più 1% rispetto al secondo trimestre del 2020. Numeri superiori alle attese del mercato, che stimava per il secondo trimestre ricavi a 3,76 miliardi contro i 3,8 raggiunti con una crescita dell’1,5% sull’anno per quanto riguarda il fatturato derivante dalla telefonia fissa domestica. Sul fronte della redditività, l’Ebitda del semestre è stato di 3,2 miliardi (-3,7%) sull’anno ma dopo il rosso del primo trimestre (circa 200 milioni) il secondo ha visto il ritorno all’utile (100 milioni).

Così, escludendo le partite non ricorrenti (a partire dall’accantonamento destinato all’uscita di personale per il pensionamento anticipato e volontario), i primi sei mesi dell’anno vedrebbero un utile di 200 milioni. La nota diffusa da Tim (-0,8% in Borsa) dopo il cda sottolinea la generazione di cassa in linea con gli obiettivi e la riduzione dell’indebitamento finanziario netto di 3,9 miliardi sull’anno e di 1,3 da fine 2020.

Il gruppo guidato da Gubitosi conferma i target del piano al 2023 e in particolare, in linea con gli obiettivi di "Beyond Connectivity" il percorso delle factory (Noovle, Olivetti e Telsy) per raddoppiare i ricavi da servizi innovativi. Tim sottolinea anche gli accordi con Dazn e Mediaset Infinity, estendendo il piano nel segmento consumer con l’aggiunta della serie A Tim e la Champions League all’offerta TimVision, "la piattaforma più ricca di contenuti sul mercato italiano".

Tim, infine, sottolinea come prosegua il dialogo con CDP per la definizione di "iniziative strategiche congiunte mirate ad accelerare la digitalizzazione del Paese" su vari temi, inclusa la rete, anche allo scopo di ottimizzare le risorse che saranno disponibili con il Pnrr, e lo sviluppo della rete in fibra. In linea con il piano, infatti, sono le attività di FiberCop, che a giugno ha raggiunto il record di incremento di copertura mensile FTTH con 310mila nuove unità immobiliari e portato la banda ultralarga al 93% delle linee fisse.

Achille Perego

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