Mercoledì 24 Aprile 2024

Tim-Open Fiber, è guerra aperta Ira del governo

Gubitosi avverte: non scendiamo sotto il 50%. Il ministro Patuanelli: "La rete unica la fa lo Stato".

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di Elena Comelli

Botta e risposta al vetriolo fra Tim e Open Fiber sulla rete unica delle telecomunicazioni, in vista del cda di Tim del 31 agosto, in cui dovrebbe arrivare la decisione in merito alla proposta del fondo Kkr, disponibile a rilevare una quota intorno al 40% della rete secondaria di Tim. Progetto "congelato" a seguito dell’intervento del governo per cercare una soluzione alternativa.

Luigi Gubitosi, ad di Tim, ha sostenuto in un’intervista che l’operatore "darà la banda ultralarga a tutta Italia, con Open Fiber o senza. E manterrà la maggioranza di una società unica della rete, come è logico che sia". È durissimo l’attacco di Gubitosi alla fiber company guidata da Elisabetta Ripa, "in ritardo di tre anni – secondo l’ad di Tim – nei suoi programmi di investimento". Presa di posizione che ha suscitato la reazione di OF: "Riscontriamo l’ennesima intervista dell’ad di Tim, tutta incentrata a parlare (male) di un’altra società (Open Fiber)", rileva in una nota l’operatore, che al momento ha già cablato oltre 9 milioni di unità immobiliari, di cui 3 in aree bianche, sul territorio di 800 Comuni. L’operatore accusa poi Gubitosi di non voler "toccare temi scomodi di casa propria, che meriterebbero forse maggiore, analitica e approfondita attenzione".

A mettere fine, almeno per ora, al braccio di ferro è il ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli, che ha commentato secco: "La rete unica la fa lo Stato", senza però dare ulteriori dettagli. Emerge intanto la preoccupazione dei sindacati. "Non ci piace il clima che si sta vivendo sul tema", commenta Salvo Ugliarolo, segretario generale Uilcom Uil: "L’Italia ta vivendo una delle crisi più difficili degli ultimi decenni, bisogna attuare delle vere politiche industriali, che passano anche dal connettere il Paese con una rete moderna ed efficace. Bisogna mettere fine a uno sperpero di risorse e avviare l’unificazione di Open Fiber con Tim".

Sulla vicenda interviene anche Assolombarda: "Auspichiamo che si giunga presto a un accordo di collaborazione tra Governo e tutti gli operatori del settore delle telecomunicazioni, per arrivare a un’infrastruttura unica a servizio del Paese e delle aree industriali. Ciò per poter rispondere in maniera più efficiente ed efficace all’esigenza di digitalizzazione, sempre più necessaria per tutte le nostre imprese".

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