Tetto al contante, le parole di Meloni e cosa disse Padoan

Dopo la proposta della Lega, la premier conferma, citando l'ex ministro dell'Economia, che non c'è correlazione tra evasione fiscale e l'innalzamento del limite alla circolazione di banconote

Roma, 26 ottobre 2022 - "Alzeremo il tetto al contante, la moneta elettronica penalizza i più poveri".  L'annuncio di Giorgia Meloni piomba nel bel mezzo della replica in Senato, nel giorno della fiducia a Palazzo Madama. Le parole della premier seguono la proposta della Lega che stamattina ha depositato un progetto di legge per alzare il tetto al contante a 10mila euro. E la prima firma è dell’onorevole Alberto Bagnai.

Perché alzare il tetto del contante e le ragioni del no

Come funziona il tetto al contante

L'attuale soglia è a 2mila euro, ma la proposta è infatti quella di alzare la cifra fino a cinque volte tanto. Come riportato sul suo profilo Facebook, il segretario del Carroccio e nuovo vicepremier Matteo Salvini l’ha definita una proposta "di buonsenso della Lega, in linea col programma del centrodestra e con altri paesi europei: meno burocrazia, più libertà". Questa soglia, però, ha subìto diverse modifiche negli ultimi anni: nel 2011 con il decreto Salva Italia del governo Monti fu stabilito un limite a mille euro. La soglia fu poi triplicata nel 2016 con il governo di Matteo Renzi, che l’aveva estesa, per l’appunto, a 3mila euro.

Giorgia Meloni in Senato (Ansa)
Giorgia Meloni in Senato (Ansa)

Retrofronte a gennaio del 2022, quando è stato deciso di far tornare in vigore il precedente tetto di mille euro. Una modifica inserita nel decreto Milleproroghe però lo aveva portato a 2mila e, conseguentemente, la discesa a mille euro era stata fatta slittare al 1° gennaio 2023: qualora la proposta della Lega fosse approvata, quest’ultima non ritornerà in vigore.

Nel mentre, c’è già chi non è d’accordo ed elenca i rischi che questa scelta potrebbe comportare, come una difficoltà maggiore nel "controllare i flussi di denaro" e favorire "oltre all'evasione, il riciclaggio del denaro", così come ha sottolineato il senatore Franco Mirabelli, vicepresidente del gruppo del Pd. E a cui fanno eco nota i co-portavoce di Europa Verde e deputati dell'Alleanza Verdi e Sinistra Eleonora Evi e Angelo Bonelli: "Stimola il riciclaggio di denaro sporco, del tutto incomprensibile".

Ma la premier stessa, in Senato, ha replicato alle accuse, citando l'economista Padoan. "Sul tetto al contante c'è stata discussione ideologica, collegando il tema all'evasione, ma non c'è correlazione con il sommerso, 'ci sono paesi in cui il limite non c'è, ma l'evasione fiscale è bassissima', sono parole di Pier Carlo Padoan, ministro del Pd e io sono d'accordo con lui", ha detto Giorgia Meloni. "La Germania non ha un tetto, l'Austria pure". "Tema tecnico, la moneta elettronica non è moneta a corso legale, penalizza i più poveri, per questo dico che metteremo mano al tetto al contante".

In un convegno di qualche anno fa, infatti, Padoan spiegò: "Non c'è, nei dati, nessuna correlazione tra l'intensità del limite e la diffusione dell'economia sommersa e quindi, molto facilmente, dell'evasione. Non c'è nessuna correlazione. Ci sono paesi nei quali il limite non c'è e in cui l'evasione fiscale è molto bassa". 

Nel 2019, però, tornò sui suoi passi: la misura era sbagliata, ero contrario, ora posso dirlo.