Test sierologici e servizi di assistenza per i dipendenti

Aviva Assicurazioni riparte dal welfare: sicurezza e assistenza ai propri collaboratori, sicurezza e attenzione alla salute attraverso lo smart working al 100%, offerta di servizi di ascolto e supporto psicologico e sostegno a chi si occupa dei familiari più fragili. L’azienda di assicurazioni, che nel nostro Paese conta oltre 550 dipendenti, ha messo a punto un importante piano di welfare, avviato già dai primi mesi di lockdown, focalizzato su tre pilastri fondamentali: la sicurezza di tutti i collaboratori attraverso lo smart working esteso fino alla fine del mese di settembre per il 100% del personale ad eccezione di un presidio a rotazione in ufficio; la decisione di non fare ricorso ad ammortizzatori sociali e ferie forzate, rafforzando l’organico in linea con le priorità strategiche dell’azienda; la possibilità per tutti i colleghi di effettuare test sierologici e tamponi a condizioni agevolate e l’accesso a forme di sostegno psicologico attraverso servizi di ascolto. Infine, attività di aiuto a tutti coloro che sono chiamati ad occuparsi dei parenti più fragili.

Enrico Gambardella, People Lead di Aviva in Italia, ha commentato: "Sicurezza e lavoro sono i due concetti chiave che hanno accompagnato il dibattito pubblico negli ultimi mesi e come Aviva abbiamo deciso di ripartire proprio da qui. Vogliamo migliorare la qualità della vita delle nostre persone, garantendo loro la possibilità di affrontare al meglio uno dei periodi più complicati dell’epoca contemporanea". In merito all’attenzione che Aviva dedica ai caregivers, un focus particolare merita il progetto di collaborazione con Jointly per i servizi offerti da Ugo, società specializzata in servizi di accompagnamento per disabili e anziani. Ugo offre supporto per la gestione di commissioni importanti come fare la spesa, andare in farmacia, ritirare ricette e portare fuori il cane. Un servizio a disposizione di tutti i dipendenti e che nei mesi nel lockdown è stato erogato gratuitamente per le categorie a rischio come gli over 65, le persone con patologie croniche, sole o con difficoltà economiche.

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