
L’ad: "Focus sulle infrastrutture per la transizione energetica e per migliorare in sicurezza". Ebitda a 652 milioni di euro.
Terna ha chiuso il primo trimestre dell’anno con risultati in crescita: ricavi a 901,8 milioni (+5,1% sullo stesso periodo del 2024), Ebitda a 652,0 milioni (+3,8%), utile netto di gruppo a 275,3 milioni (+2,6%). Crescita a doppia cifra degli investimenti a 562,1 milioni (+16,4%), "a beneficio della sicurezza del sistema elettrico italiano e della transizione energetica", spiega la società in una nota sui conti dopo l’approvazione da parte del cda. L’indebitamento finanziario netto è 11.126,6 milioni di euro (in diminuzione rispetto agli 11.160,4 milioni di euro al 31 dicembre 2024). Terna spiega che nel corso dei primi tre mesi del 2025 c’è stato "un contesto in continua evoluzione e una richiesta di energia elettrica in Italia in lieve riduzione (-0,7%) rispetto al medesimo periodo del 2024". Nel dettaglio, l’Ebitda (margine operativo lordo) del periodo cresce "primariamente per il miglior risultato delle Attività Regolate", l’Ebit (risultato operativo), a valle di ammortamenti e svalutazioni pari a 219,2 milioni, si attesta a 432,8 milioni (+3,4%). Il risultato ante imposte si attesta a 394,0 milioni (+3,1%). "Terna continua a impegnarsi nel raggiungimento degli obiettivi ambiziosi del Piano Industriale, con oltre 560 milioni di euro investiti nei primi tre mesi del 2025 e con un target per l’anno di circa 3,4 miliardi di euro", dice l’ad Giuseppina Di Foggia (in foto). "Numeri significativi – osserva – che rafforzano il ruolo strategico del Gruppo al servizio del Paese e che, uniti alle robuste performance trimestrali di tutti gli indicatori economici, sono possibili grazie alla competenza di tutte le persone di Terna".
A.L.