Chiamate indesiderate sui cellulari, rischio flop: 5 buchi nel sistema anti telemarketing

Il Registro pubblico delle opposizioni si allarga a una platea di 78 milioni di telefonini. Ma attenzione alle firme sui nuovi contratti

Roma, 23 luglio 2022 -  Telemarketing selvaggio, entro il 27 luglio il Registro delle opposizioni si apre anche ai telefonini (oggi vale solo per i numeri fissi). Quindi chi non vuole più ricevere le chiamate indesiderate dei call center che a tutte le ore ci offrono - non richiesti - contratti telefonici o sconti tutti da verificare sulle bollette, potrà tirare un sospiro di sollievo. Ma siamo proprio sicuri? Ecco cinque 'buchi' nel sistema che potrebbero compromettere il risultato. Con una premessa importante: i  gestori dei contratti in essere possono continuare a chiamare i clienti. Se non si vogliono più ricevere queste telefonate, bisogna contattare i propri gestori che devono mettere a disposizione del cittadino forme semplificate per la revoca del consenso.

La novità riguarderà una plaeta di 78 milioni di telefonini, con una filiera che ha un giro d'affari di 40 miliardi all'anno. Il garante tra il 2021 e il 2022 ha fatto circa 100 milioni di euro di multe agli operatori.

Il decreto sul Registro pubblico delle opposizioni in Pdf

 

1. Consenso a ricevere offerte e iscrizione al Registro. Cosa succede?

Chiarisce l'avvocato Vincenzo Colarocco, esperto in diritto delle nuove tecnologie: "Se il consenso è precedente all'iscrizione, il Registro delle pubbliche opposizioni di fatto lo cancella. Ma se ad esempio il 17 luglio m'iscrivo e il 28 do un nuovo consenso a un gestore per l'attività di marketing, allora annullo l'effetto del Registro. Nulla vieta però che possa iscrivermi una seconda volta".

Dal garante privacy sottolineano: serve un consumatore consapevole. Perché anche il regolamento più sofisticato si annulla di fronte a un comportamento distratto sui nostri dati personali.

2.  Call center 'abusivi', spesso ubicati all'estero. Come la mettiamo?

Il problema dei call center abusivi, spesso in sedi all'estero, era stato sollevato dallo stesso garante Pasquale Stanzione, che aveva sottolineato come spesso ci si trovi di fronte a una filiera complessa.  L'avvocato Colarocco però sottolinea: "C'è sempre un principio di base, quello dell'accountability, la responsabilità va sempre in capo all’operatore economico che fa la campagna. A lui spetta il compito di controllare la catena. Deve avere chiara la filiera e ne risponde. E questo principio porta a una separazione netta tra telemarketing illegale e legale".

3. In che modo si potranno iscrivere i telefonini al Registro?

Fino ad oggi, ricorda l'avvocato Colarocco, "si potevano scaricare i moduli dal sito e  scegliere se inviare una mail, una raccomandata, una Pec. Dal 25 al 27 luglio il sito del Registro, gestito dalla fondazione Bordoni per il Mise, sarà in manutenzione". Quindi scopriremo le nuove modalità all'ultimo momento. 

Da anticipazioni, le nuove modalità dovrebbero essere tre: telefono, web, mail semplice. 

 

4. Quali saranno le tariffe per i gestori?

Ogni consultazione del Registro pubblico delle opposizioni ha un costo, ricordo Colarocco. Che fa notare: "Ad oggi non sono ancora hciare le tariffe per gli operatori".

5. Il lavaggio delle liste per le aziende sarà comunque obbligatorio?

E non si capisce, conclude Colarocco, se gli operatori dovranno comunque ripulire le liste dei loro contatti anche se non hanno in programma una campagna di telemarketing. "La norma - ricorda l'avvocato - prevede che prima della campagna promozionale l'azienda 'ripulisca' le proprie liste di contatti, togliendo chi è iscritto nel Registro e quindi nega il consenso a ricevere offerte commerciali. L'operazione vale per 15 giorni, al sedicesimo dev'essere ripetuta. Il dubbio è questo: i database devono essere 'ripuliti' e tenuti aggiornati anche se non ho in previsione una campagna di telemarkweting?". 

A questo link le informazioni di base sul Rpo

 

Telemarketing, i cellulari si potranno iscrivere al Registro opposizioni
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