Telefonia, stop ai servizi senza consenso

Nel Dl Concorrenza non c’è l’applicazione della Bolkenstein, ma è previsto il censimento delle concessioni

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di Antonio Troise

Stabilimenti balneari e ambulanti salvi (almeno per ora). Concessioni idroelettriche allo Stato, solo se le Regioni sono in ritardo. Stretta sui servizi a pagamento offerti da terzi sugli smartphone, per contrastare il persistente fenomeno delle attivazioni inconsapevoli, fraudolente e irregolari. Oggi, sul tavolo del Consiglio dei ministri, dovrebbe arrivare il Disegno di legge delega sulla concorrenza.

Ieri sera, a Palazzo Chigi, l’ultimo round fra le forze della maggioranza, col premier Mario Draghi che ha voluto seguire in prima persona il confronto su un provvedimento-chiave, perché inserito nella road map del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). Alla cabina di regia presenti i capidelegazione dei partiti: dai dem Andrea Orlando e Antonio Misiani ai 5stelle Stefano Patuanelli e Laura Castelli; per la Lega Giancarlo Giorgetti e il sottosegretario Federico Freni, per Forza Italia Mariastella Gelmini e Renato Brunetta e, per Leu, Speranza e la sottosegretaria Maria Cecilia Guerra.

La legge avrebbe dovuto essere già varata la scorsa settimana. Poi, però, si è deciso di soprassedere per i dissidi sui tre capitoli-chiave del provvedimento: le gare per le concessioni balneari e gli ambulanti, le nuove regole per il ricorso alle società in house da parte delle amministrazioni pubbliche e, infine, le concessioni idroelettriche, con l’obbligo per le Regioni di definire i criteri alla base della durata dei contratti.

Per gli stabilimenti balneari non scatteranno subito le gare, come previsto dalla direttiva Bolkestein che è già costata all’Italia più di una procedura di infrazione da parte dell’Ue. Partirà, invece, una mappatura delle concessioni in essere per capire chi le detiene e a quali condizioni. Fuori dal ddl anche le norme sul commercio ambulante.

Previste invece gare ad hoc per la concessione delle aree demaniali portuali, ci saranno incentivi per l’avvio delle procedure pubbliche per le gare destinate alla distribuzione del gas. Sarà liberalizzata la vendita di energia elettrica tutelando, però, i clienti vulnerabili. Nuove regole favoriranno l’installazione di ricariche pubbliche per centrare l’obiettivo, messo nel Pnrr, di 7.500 punti sulle superstrade e 13.750 nei centri urbani. Un’altra voce riguarda tempi certi per le procedure degli impianti di smaltimento dei rifiuti: non dovrebbero superare i 15 giorni. Infine, ma non da ultimo, le compagnie telefoniche dovranno acquisire la prova del consenso del cliente prima di addebitare costi di servizi in abbonamento offerti da terzi.