Taglio obbligatorio ai consumi elettrici, domani la svolta europea. I nuovi dettagli

La commissaria Ue per l'energia: ma i paesi membri avranno flessibilità sulla scelta delle misure

Bruxelles, 13 settembre 2022 - Taglio ai consumi elettrici obbligatorio nelle ore di punta: la responsabile europea all’energia Kadri Simson nel suo intervento alla plenaria del Parlamento Ue a Strasburgo, subito dopo la riunione della Commissione che ha varato il pacchetto per fronteggiare la crisi dei prezzi del gas, è staa netta: "Domani porremo un obiettivo obbligatorio per ridurre i consumi" di elettricità "nelle ore di punta" ma "daremo agli Stati membri la flessibilità di progettare le proprie misure come meglio credono".  

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Taglio obbligatorio, i nuovi dettagli

Si prevede anche "un limite alla remunerazione dei produttori di elettricità a prezzi bassi (per esempio con fonti rinnovabili e nucleare) per raccogliere risorse per alleviare i costi energetici di imprese e famiglie; viene proposto contributo di solidarietà da parte di società dei settori petrolio, gas e carbone che hanno accumulato profitti inaspettati dagli alti prezzi; verrà definito un intervento a sostegno della liquidità delle società che forniscono energia attraverso la facilitazione degli aiuti pubblici.

"Taglio del 5%"

Secondo le ultime indiscrezioni, l’obiettivo obbligatorio di riduzione del consumo di elettricità sarebbe del 5% nelle ore di ‘picco’. Il tetto ai ricavi per i produttori di elettricità che non usano gas sarebbe fissato a 180 euro per MWh (si era parlato di 200 euro per MWh). "Questo - ha spiegato la commissaria - permetterà di allentare lo stress sulla produzione di elettricità, ridurre il consumo di gas e avere un effetto positivo sui prezzi".

Price cap per il gas, tutto rinviato

Il 30 settembre ci sarà una nuova riunione dei ministri europei dell’energia e per quell’appuntamento la Commissione spera di presentare i pezzi mancanti della strategia anticrisi per ridurre l’impatto del caro energia su imprese e famiglie. Da un lato dovrà ultimare la modifica del quadro regolamentare degli aiuti di Stato predisposto per fronteggiare la crisi attuale estendendo e prorogandone la durata per permettere il sostegno alla liquidità delle società energetiche (utility) che devono far fronte ai margini di garanzia (richieste di deposito di collaterale che variano a seconda dell’andamento dei prezzi). Dall’altro lato la questione del tetto al prezzo del gas sul quale tra i governi ci sono posizioni differenziate. La Commissione europea continua a tirare dalla parte della cautela per quanto riguarda un tetto generalizzato (e uniforme) a tutto il gas.

Kadri Simson
Kadri Simson