Svolta Wto: a guidarla sarà una donna africana

Biden sblocca lo stallo, cade il veto deciso da Trump sulla nigeriana Okonjo-Iweala. Si ritira la rivale coreana

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A guidare l’Organizzazione Mondiale del Commercio (Wto) sarà per la prima volta una donna e (sempre per la prima volta) una leader africana. Con ogni probabilità, infatti, la nigeriana Ngozi Okonjo-Iweala, 66 anni, ce la farà grazie al "forte sostegno" offerto dall’amministrazione del presidente degli Stati Uniti Joe Biden.

Alla sua candidatura si era opposto in passato Donald Trump mentre altri Paesi tuttora l’appoggiano. L’amministrazione Biden le ha spontaneamente offerto un endorsement, citandone la "ricchezza di conoscenze in economia e diplomazia internazionale" oltre alla "comprovata esperienza nella gestione di una grande organizzazione internazionale". La strada ora sembra in discesa anche alla luce del fatto che nelle ultime settimane, il ministro del commercio della Corea del Sud Yoo Myung-Hee – che godeva dell’appoggio dell’amministrazione Trump – ha abbandonato la sua candidatura.

Gli ambasciatori chiave della Wto avevano scelto Okonjo-Iweala a ottobre come migliore scelta per guidare l’organizzazione, ma visto che gli Stati Uniti non avevano ancora dato il loro sostegno, il processo era rimasto finora in stallo, poiché il direttore generale è normalmente scelto per consenso tra tutti i 164 Stati membri. Ora sembra che sia stato superato l’impasse: fonti ufficiali di Washington hanno fatto sapere che "gli Stati Uniti sono pronti a impegnarsi nella prossima fase del processo della Wto per raggiungere una decisione consensuale sul direttore generale della Wto" e "l’amministrazione Biden non vede l’ora di lavorare con un nuovo direttore generale della Wto per trovare il modo di raggiungere la necessaria riforma sostanziale e procedurale della Wto".

Due volte ministro delle Finanze della Nigeria e prima donna ministro degli Esteri, Okonjo-Iweala – se otterrà l’approvazione – sarà la prima donna e anche la prima africana a guidare l’Organizzazione. Nel suo paese, la Nigeria, è già un idolo e considerata una pioniera.

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