Svolta Bper, Flavia Mazzarella alla presidenza Guiderà la banca con il nuovo ad Montani

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di Paolo Tomassone

È una svolta profonda quella nella governance di Bper, il quarto gruppo bancario italiano, sancita dall’assemblea dei soci. E il dato saliente che fa del grande istituto emiliano-lombardo-sardo l’apripista per una inaspettata rivoluzione rosa nel mondo della finanza italiana. Non solo Bper ha ora una presidente (o presidentessa), ma nei quindici membri del cda ben sette sono donne: altro che quote rosa, qui ormai siamo al fifty-fifty. Lei è Flavia Mazzarella che da ieri sostituisce il leader degli industriali emiliano-romagnoli, Pietro Ferrari, e si troverà a lavorare a fianco di Piero Luigi Montani. Montani – che prima di finanza è vero uomo di banca, come ha dimostrato nei suoi precedenti incarichi in Credito Romagnolo, in Bpm, in Antonveneta e in Carige – prende in mano un gruppo che ha conosciuto negli ultimi anni una crescita prodigiosa. Lo eredita dalle mani di Alessandro Vandelli, che dal 2014 ha inanellato tra le migliori performance bancarie del nostro paese. Siedono nel board di Bper tutti i candidati proposti dalle tre liste, quella di Unipol – che detiene il 19% del capitale di Bper e ieri ha ottenuto il 35,29% dei voti –, quella presentata dalla Fondazione di Sardegna, che ha ottenuto il 19,76% dei voti espressi (10,59% del capitale) e quella di Assogestioni, che ha ottenuto la maggioranza dei voti pari al 44,26% dei presenti-delegati (23,71% del capitale complessivo).

Entrano quindi nel cda: Gianni Franco Papa, Elena Beccalli, Maria Elena Cappello, Gian Luca Santi, Roberto Giay, Riccardo Barbieri, Alessandra Ruzzu, Gianfranco Farre, Monica Pilloni, Cristiano Cincotti, Silvia Elisabetta Candini, Alessandro Robin Foti e Marisa Pappalardo. Confermati anche tutti i candidati al collegio sindacale. La banca è arrivata a questo passaggio storico in ottima salute. E i soci l’hanno riconosciuto approvando con oltre l’88% dei voti il bilancio 2020 con un utile netto di 245,7 milioni di euro. È passata anche la proposta del cda uscente di distribuire un dividendo pari a 0,04 euro per azione. L’assemblea ha poi approvato la relazione sulla remunerazione per ciò che riguarda le politiche del 2021 e i compensi corrisposti nel 2020. La parte relativa ai compensi 2020 è passata con il 66,77% dei presenti e pari al 35,77% del capitale totale.

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