Bruno
Villois
Piazza Affari si accoda all’entusiasmo scatenato dalla discesa in campo di Mario Draghi. L’indice del listino milanese di fine settimana è stato il migliore tra quelli europei, una conferma di attese significative per il durante e il dopo Covid. Da rimarcare l’aumento dei bancari (+56%): gli investitori scommettono che, con una personalità come Draghi a Palazzo Chigi, anche i titoli bancari rialzeranno la testa, dopo anni di indugi e timori sulla tenuta dei conti a causa del fantasma, mai veramente sopito, di un exploit degli Npl. A confermare (o meno) la crescita dei titoli di piazza Affari sarà la presentazione degli obiettivi del programma di SuperMario, che – a quanto si è appreso finora – intende usare le risorse del Next Generation Ue puntando su investimenti mirati e limitando quelli a pioggia eo assistenzialisti.
I più importanti alleati di Draghi dovranno essere le principali sigle delle categorie economiche e professionali, i cui associati, insieme ai loro collaboratori e dipendenti, sono le vere vittime del sistema. I corpi intermedi avranno il compito di mettere in atto i disciplinari di crescita che il governo metterà in campo, anche con gli investimenti e l’aumento del conferimento di capitale proprio nelle imprese. Così le aziende otterranno maggiori affidamenti da parte del sistema bancario: per essere efficace, sarà necessario derogare almeno per un po’ dagli obblighi della Bce che, di fatto, stringono i buchi della cinghia per erogare credito.
Questo potrebbe essere il primo pilastro per la politica economica espansiva che è sempre stata l’impronta di Mario Draghi.
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