Superbonus 110: cosa cambia sulla cessione del credito. Le ultime novità

Spaccatura nella maggioranza. Il governo vuole andare avanti sulla strada delle gare. Spiagge, oggi Cdm sulla riforma

Superbonus edilizia

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Roma, 15 febbraio 2022 - Superbonus al 110%, si cambia ancora dopo la "stretta anti-frode" decisa dal governo Draghi con l’ultima manovra economica. L’esecutivo è al lavoro anche sul fronte delle concessioni balneari: oggi l’argomento sarà sul tavolo del Consiglio dei ministri. Ma su entrambi i temi non mancano le divisioni nella maggioranza e, in qualche caso, anche all’interno dello stesso partito. Ma andiamo con ordine. I tecnici dell’Economia stanno già studiando una serie di ipotesi in grado di salvaguardare il meccanismo della cessione dei crediti, considerato fondamentale per evitare il "lockdown" del settore e, nello stesso tempo, introdurre nuovi strumenti per il controllo e il monitoraggio delle operazioni finanziarie.

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In particolare sarebbero tre i cambiamenti in arrivo. Primo: ci sarà un limite alle operazioni di cessione del credito, con una soglia massima di 2 o 3 operazioni.

Secondo: potrebbero essere introdotti codici identificativi per la cessione del credito, una sorta di "bollino di sicurezza" che dovrebbe scoraggiare i furbetti dell’incentivo. Così l’Agenzia delle Entrate dovrebbe riuscire, nel caso in cui si configuri un’operazione sospetta, a individuare il primo titolare del credito. In caso di frodi, ha precisato ieri il direttore generale dell’Abi, Giovanni Sabatini, "dovrà rispondere esclusivamente il cedente originario, beneficiario della detrazioni o l’impresa che ha effettuato lo scontro in fattura, assieme agli eventuali soggetti che abbiano concorso all’operazione dell’attività fraudolenta". Terzo: la cessione del credito potrebbe essere affidata solo a banche o ad altri intermediari creditizi vigilati dalla Banca d’Italia.

Non basta. Il ministro Roberto Cingolani ha firmato un decreto che limita l’aumento del prezzo dei massimali al 20% in più rispetto al passato.  

Le novità hanno acceso lo scontro all’interno della Lega, fra l’anima "di governo" che fa capo al ministro Giancarlo Giorgetti e quella "di lotta" del leader Matteo Salvini. Il primo molto scettico sull’attuale sistema del Superbonus che, oltre ad alimentare le truffe, rischia di "drogare il mercato". Il secondo, invece, decisamente a favore del maxi-incentivo, "assolutamente efficace" anche se non è l’unico strumento a disposizione: "Bloccarlo significa bloccare l’edilizia, l’unico settore che in questo momento sta correndo", ha aggiunto Salvini. Il tiro al bersaglio sui bonus edilizi ha fatto reagire anche i Cinquestelle, per i quali il Superbonus è un cavallo di battaglia ineludibile. 

Alta tensione anche sul rinnovo delle concessioni balneari. Il governo vuole andare avanti sulla strada delle gare, per evitare una maxi-sanzione da parte della Commissione Europea. Si interverrà con un emendamento al ddl concorrenza. Le attuali concessioni scadranno entro la fine dell’anno prossimo e subito dopo saranno bandite le gare. Ma per tutelare gli interessi degli attuali concessionari potrebbero essere introdotti meccanismi di "premialità" che riconoscano, nel prezzo di aggiudicazione, anche il valore degli investimenti effettuati. Allo studio anche norme ad hoc per venire incontro agli alberghi costruiti vicino a lidi in concessione o per sostenere le famiglie che vivono solo delle attività di uno stabilimento. Ieri, alla Camera, si sono accesi i riflettori sulla mozione dei Fratelli d’Italia che chiede la proroga delle licenze per 99 anni. Il voto però è slittato alla prossima settimana. Sarà l’ennesimo test per la tenuta della maggioranza.